Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha scelto i ricercatori che faranno parte del nuovo Comitato scientifico chiamato ad esprimersi sul metodo Stamina. In questo modo viene recepita e messa in esecuzione l’ordinanza del Tar del Lazio in merito al ricorso presentato da Davide Vannoni.
Il quale, ve lo anticipiamo prima di procedere, ritiene questi nomi frutto di decisioni “parziali”. La scelta del ministero appare essere tra le più adeguate possibili. La prima cosa che si nota è che sia stato scelto come presidente del comitato scientifico un nome di altissimo livello, dai meriti professionali internazionali ma non strettamente legato al metodo Stamina o alle cellule staminali. A lui sono stati poi aggiunti due esperti di staminali stranieri, due esperti italiani e due clinici noti nel campo di terapia cellulare e specializzati in metabolismo e neurologia cellulare.
Non solo: prima di fare i loro noi va specificato che la scelta è avvenuta seguendo dei criteri precisi, il primo quello di non aver mai preso posizione sul metodo Stamina in precedenza. Gli altri riguardano un curriculum verificabile e di alto lignaggio e la capacità di valutare le cartelle cliniche. Ecco i loro nomi:
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Presidente: Mauro Ferrari, Ph.D.: presidente e CEO dello Houston Methodist Research Institute; vice presidente esecutivo dello Houston Methodist Hospital; professore presso il Weill Cornell Medical College, New York; Presidente della Alliance for NanoHealth.
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Sally Temple, Ph.D.: Direttore scientifico del Neural Stem Cell Institute, NY
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Curt R. Freed, M.D.: Capo divisione e professore presso l’University of Colorado (School of Medicine)
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Vania Broccoli: Capo Unità della Divisione di Neuroscienze Stem Cell Research Institute, Ospedale San Raffaele – Milano
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Francesco Frassoni: Direttore centro cellule staminali e terapia cellulare Ospedale Giannina Gaslini – Genova
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Carlo Dionisi Vici: Malattie metaboliche – Dipartimento di pediatria – Ospedale pediatrico Bambino Gesù – Roma (esperto terapia cellulare)
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Antonio Uccelli: Centro per la Sclerosi Multipla dell’Università di Genova, Neuroimmunologia del Centro di Eccellenza per la Ricerca Biomedica (CEBR) – (esperto terapia cellulare).
Cosa ne pensate, il ministero ha scelto bene? Per ciò che concerne le reazioni alla nomina, vi abbiamo anticipato che Davide Vannoni ha sottolineato come nonostante le premesse, i nomi scelti abbiano già espresso parere in merito al protocollo, portando quindi già una certa “parzialità” sulle nomine. La reazione dei malati e delle loro famiglie non si è lasciata attendere, soprattutto in virtù dei certificati medici presentati a riprova dell’effettiva validità in molti casi dei miglioramenti ottenuti rispetto ai dati divulgati dal Ministero e dalla stampa. La richiesta è sempre quella di un comportamento imparziale che possa portale ad una efficace sperimentazione.
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