IL 31 maggio, come ogni anno, si celebra la Giornata Mondiale senza Tabacco, promossa dall’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità). Lo scopo è quello di sottolineare i rischi per la salute legati al fumo di sigaretta, la prima causa di morte evitabile a livello mondiale ed è attualmente responsabile del 10% dei decessi di adulti in tutto il mondo.
Il tema scelto quest’anno è “La tassazione dei prodotti del tabacco” per ridurre il consumo di sigarette. Il fumo, infatti, uccide quasi 6 milioni di persone ogni anno, di cui più di 600mila sono non fumatori che muoiono a causa del fumo passivo. Se non saranno attuate politiche efficaci si prevede che entro il 2030 moriranno ogni anno oltre 8 milioni di fumatori.
Per la Giornata mondiale l’OMS e i partner invitano i paesi ad aumentare le tasse sul tabacco. Secondo il World Health Report, infatti, l’incremento delle tasse è l’arma più efficace nel ridurre il consumo di tabacco tra i gruppi a basso reddito e tra i giovani che iniziano a fumare. Un aumento del prezzo del tabacco del 10% diminuisce il consumo di tabacco di circa il 4% nei paesi ad alto reddito e fino all’ 8% nella maggior parte dei paesi a basso e medio reddito.
La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori lancia l’iniziativa di estendere il divieto di fumo nelle zone verdi delle principali città, almeno per 24 ore per preservare la salute dei fumatori, ma anche quella dei bambini che frequentano i parchi e dell’ambiente. La Lilt ha istituito anche un numero verde (800 998877) dedicato a tutti i fumatori che desiderano smettere di fumare e che hanno bisogno di supporto professionale.
Via| ISS – Istituto Superiore di Sanità; Photo Credit| Thinkstock