Una buona notizia per coloro che soffrono di linfoma di Hodgkin: l’Adcetris, un anticorpo monoclonale utilizzato per curare la malattia è divenuto rimborsabile ed è stato inserito in Classe H, ovvero quelli ad uso esclusivo ospedaliero il cui costo viene affrontato dal Sistema Sanitario Nazionale.
La decisione dell’Aifa, Agenzia Italiana del Farmaco in tal senso è stata confermata dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del 23 Giugno. Questa decisione è stata presa in base alla efficacia e della sicurezza dimostrate da brentuximab vedotin nei pazienti affetti sia da linfoma di Hodgkin di tipo refrattario e recidivante, sia da quelli colpiti da linfoma anaplastico a grandi cellule sistemico. Si tratta di un farmaco innovativo in grado di soddisfare i bisogni dei pazienti affetti da quelle patologie. La decisione presa dall’Aifa consente a tutta una fascia di popolazione malata di vedere migliorare le proprie condizioni di vita: questo rispondendo ovviamente sia alle esigenze dei pazienti che a quelle dei medici, sottolineano i ricercatori che hanno messo a punto il farmaco, che ora hanno maggiori possibilità di erogare assistenza.
Purtroppo bisogna sottolineare che per i pazienti che soffrono di linfoma di Hodgkin recidivante e refrattario non esiste ancora una terapia standard e le opzioni di cura, tolto il trapianto di cellule staminali, sono davvero irrisorie. E’ per questo che l’utilizzo per loro (con l’attuale rimborsabilità, dell’Adcetris rappresenta un passo avanti corposo. Quando il linfoma di Hodgkin non è refrattario e recidivante, le probabilità di sopravvivenza sono buone e di solito i pazienti hanno una buona prognosi dopo la terapia di prima linea. Nel caso di recidive, il trapianto di staminali e la chemioterapia sono valide a lungo termine per quasi la metà dei pazienti. Quelli non candidabili al trapianto hanno però una probabilità di sopravvivenza pari a soli 2-3 anni.
Questo farmaco consente ai malati di poter vedere la propria qualità di vita migliorare e la loro aspettativa allungarsi.
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