Terminerà il 15 dicembre del 2014 il programma per l’ uso compassionevole del sofosbuvir stabilito dall’Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco. Il nuovo medicinale contro l’epatite C è attualmente considerato la terapia più valida per raggiungere la guarigione.
La cura contro l’epatite C a base di sofosbuvir, lo ricordiamo, ha un prezzo molto elevato. Un ciclo di tre mesi ha un costo pari a circa 84mila dollari: la fine del programma stabilito dall’Aifa coincide con la possibile messa in commercio del farmaco stesso. Conscio della difficoltà di approccio economico al medicinale, il Ministero della Salute ha fatto sapere tramite il ministro Beatrice Lorenzin che verrà creato un fondo ad hoc per far sì che chiunque ne abbia bisogno possa usufruirne.
Il Sovaldi verrà messo in commercio non appena verrà pubblicata all’interno della Gazzetta Ufficiale la determina di autorizzazione di rimborsabilità. Fino ad ora, grazie al programma per le cure compassionevoli, hanno potuto usufruire del principio attivo miracoloso le persone affette da epatite C cronica con patologia avanzata. Ricordiamo che lo stesso ha portato alla guarigione circa il 96-100% dei casi con una semplice pillola al giorno da assumere per 2-3 mesi. E se l’Italia ha deciso per l’istituzione di un fondo dedicato per favorire l’accesso alla terapia, l’Aifa ha spiegato di aver ottenuto dalla Gilead Sciences, la casa farmaceutica produttrice del Sovaldi, la fornitura gratuita dello stesso per l’intera durata di trattamento dei pazienti che saranno riusciti a presentare una domanda correttamente approvata dai Comitati Etici di riferimento entro la metà di dicembre.
Quella dell’epatite C per l’Italia è una vera e propria piaga dai numeri molto elevati: motivo per il quale assicurare una copertura terapeutica a base di sofosbuvir non è un processo semplice da archiviare. Qualsiasi piano sia in atto per creare il fondo che consentirà alla popolazione di poter usufruire della cura a base di sofosbuvir dovrà essere pensato per coprire ogni esigenza.
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