L’agopuntura è una tecnica terapeutica con una tradizione millenaria e fa parte integrante della cultura e della scienza medica cinese. Anche se i primi rifementi scritti si trovano nell’opera I Ching (attribuita all’imperatore Huang Ti, vissuto tra il 2697 e il 2596 a.C.), le origini del suo impiego si perdono nella storia dell’umanità. Secondo il pensiero orientale, tutto l’universo e i suoi abitanti sono regolati dall’equilibrio tra due forze opposte, lo Yin e lo Yang.
I pensatori cinesi classificarono ogni cosa esistente al mondo secondo i cinque elementi primari — Legno, Fuoco, Terra, Metallo, Acqua — che rappresentano non solo l’entità indicata dal nome ma anche un particolare stadio dell’energia. Secondo questa teoria tutti i fenomeni che avvengono in natura sono in evoluzione continua e, nel contempo, si contrappongono tra di loro. Questa contrapposizione — simboleggiata proprio dai due concetti di Yin e di Yang — è facilmente esemplificabile.
Pensiamo al giorno e alla notte, al caldo e al freddo, alla contrazione e al rilasciamento del muscolo cardiaco, all’inspirazione e alla successiva espirazione, al maschio e alla femmina. Ognuna di queste coppie costituisce un fenomeno naturale formato da due facce, da due momenti opposti ma complementari. Proprio il graduale trasformarsi dello Yin nello Yang — e viceversa — da origine, secondo i cinesi, agli elementi fondamentali sopra ricordati e agli altri che vi sono collegati.
Lo Yin è la forza che produce espansione e disgregazione: da lui dominati sono l’aria, l’acqua, i fiori, ma anche l’alcol e le droghe, lo zucchero e la frutta estiva, la voglia di isolarsi e la freddolosità. Lo Yang è la forza che produce contrazione, compattezza e pesantezza: sono Yang il sale, le radici, i semi ma anche il sole cocente, l’estate, il caldo e la voglia di uscire di casa per incontrare gente. Un individuo che vive secondo le leggi della natura è in armonia con se stesso e con quello che lo circonda è una persona sana. La malattia, secondo la filosofia cinese, è uno squilibrio che si è creato nell’organismo. Il compito dell’agopuntura è proprio quello di ricreare l’equilibrio perduro.
Ma come opera l’agopuntura? Dopo una diagnosi effettuata attraverso la palpazione dei polsi (una tecnica che richiede una perizia e un’abilità non comuni), il medico sceglie i punti nei quali infiggere gli aghi che vanno lasciati per tempi variabili in funzione del disturbo da curare. La durata del trattamento, in genere distribuito su diverse sedute, è solitamente abbastanza breve e i risultati sono soddisfacenti.