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Meno arrabbiati uguale meno rischio infarto

Prima di inveire nel traffico contro qualcuno che ci ha tagliato la strada, o maledire il vicino di casa con la musica troppo alta, contiamo fino a dieci. Sembra un po’ improbabile riuscire a controllare emozioni così violente e spontanee, come l’indignazione, il rancore, l’odio e soprattutto la rabbia. Eppure è importante, anzi fondamentale per la salute del nostro cuore.

Un recente studio pubblicato sulla rivista di divulgazione scientifica Journal of the American College of Cardiology ha infatti evidenziato un nesso tra le forti emozioni, in particolari quelle legate a sentimenti rabbiosi e negativi, e la morte precoce dovuta ad arresto cardiaco. Ogni anno si stima che ci siano circa 400.000 decessi dovuti ad un infarto provocato da reazioni eccessive durante una lite o una discussione troppo accesa.

La rabbia, infatti, secondo i ricercatori dell’American College of Cardiology risulterebbe responsabile di cambiamenti elettrici nel ritmo del cuore che portano in particolare i pazienti più irascibili a sviluppare aritmie e anomalie cardiache anche gravi.
Studi precedenti avevano già dimostrato una maggiore incidenza di morte per arresto cardiaco nei periodi di stress, come per le popolazioni colpite da un terremoto o che vivano in territori insanguinati dalla guerra. Questo studio fa di più, perchè fornisce la prima evidenza che i cambiamenti portati dalla rabbia e da altri forti emozioni sono responsabili di aritmie e possono essere altresì collegati a stress mentale e ad un improvviso e apparentemente inspiegato arresto cardiaco. Questo tuttavia sembra essere valido soprattutto per i pazienti che hanno già problemi di cuore, come spiega uno degli autori dello studio, il dottor Rachel Lampert:

E’ uno studio importante perché stiamo cominciando a capire come la rabbia e altri tipi di stress mentale possono causare aritmie ventricolari potenzialmente letali, in particolare tra i pazienti con anomalie strutturali del cuore.
Sono necessarie ulteriori ricerche, ma questi primi dati suggeriscono che le terapie incentrate su come aiutare i pazienti a gestire e contenere la propria rabbia e le altre emozioni negative possono contribuire a ridurre le aritmie e, di conseguenza, la morte cardiaca improvvisa in alcuni pazienti.

[Fonte: American College of Cardiology (2009, February 25). An Angry Heart Can Lead To Sudden Death. ScienceDaily. Retrieved February 25, 2009, from http://www.sciencedaily.com­ /releases/2009/02/090223221235.htm]