Un trattamento efficiente, poco costoso e a bassa tecnologia per la pulizia delle acque poteva sembrare fantascienza, ed invece grazie al Dr. James Amburgey, il sogno di permettere l’accesso all’acqua potabile sicura a milioni di persone potrà diventare realtà.
La semplicità è l’obiettivo primario del sistema dei filtri di sabbia rapidi del dott. Amburgey. Il suo sistema però è ancora in via di sviluppo.
L’idea è quella di rendere tutto quanto più semplice possibile. Tutto quello che occorre è un tubo in PVC, sabbia ed un trattamento poco costoso con sostanze chimiche. L’unico modo per implementare un sistema pratico per la gente dei paesi meno sviluppati è che esso sia poco costoso e semplice.
Amburgey, assistente professore di Ingegneria Civile ed Ambientale, si è specializzato in acqua potabile ed il suo trattamento. Egli ha svolto in passato diversi lavori con i filtri di sabbia lenta, ma la sua più recente ricerca prevede filtri con sabbia rapida, i quali si stanno dimostrando capaci di ripulire l’acqua in maniera molto più efficace e dalle 30 alle 50 volte più veloce.
Una sfida importante con i filtri di sabbia è l’eliminare il Cryptosporidium oocisti. Un “crypto” è di cinque micron di diametro, ma il divario tra i granelli di sabbia si trova a circa 75 micron. Quindi, dovremmo avere la possibilità di trattenere i grani di sabbia.
Per raggiungere questo obiettivo, Amburgey ha sviluppato un sistema di pretrattamento chimico sulla base di cloruro ferrico e un tampone che viene aggiunto per l’acqua. Nel suo stato naturale, il Cryptosporidium è di carica negativa, come lo sono i grani di sabbia, in modo da respingersi l’un l’altro. Il pretrattamento chimico cambia la carica della superficie del Cryptosporidium che diventa neutrale. Questo elimina la naturale repulsione elettrostatica e fa in modo che sia attratta, e respinga i grani di sabbia grazie alla forza di van der Waals.
Nella ricerca, Amburgey ed i suoi studenti hanno fatto le prove preliminari sulle acque locali di fiumi, torrenti ed impianti di trattamento delle acque reflue. I loro risultati sono stati un successo nel 99% dei casi di rimozione delle particelle di Cryptosporidium, il batterio che può causare malattie come la Criptosporidiosi, cisti di Giardia ed oocisti. Si tratta, in conclusione, di una delle migliori ricerche del campo al mondo, la quale potrebbe permettere a miliardi di persone, nelle zona sottosviluppate, di poter bere acqua potabile senza pagarla come l’oro.
[Fonte: Sciencedaily]