Come distinguere la depressione dalla tristezza? Sembra una domanda stupida da porsi: in realtà è difficile differenziare i due stati d’animo a tal punto che in molti casi non si riesce ad ottenere una diagnosi seria precoce.
E’ un tema molto discusso tra gli studiosi questo: come aiutare lo stesso paziente a capire se il suo abbattimento è momentaneo o se dipende da una patologia come la depressione? Uno studio in tal senso è apparso sulla rivista di settore Acta Psychiatrica Scandinavica puntando l’attenzione su questo problema. E’ importante infatti per gli esperti far comprendere che mentre la tristezza e la demoralizzazione sono occasionali e di breve durata mentre la depressione è una malattia caratterizzata da una serie di sintomi che con il loro crescere non solo durano nel tempo sul lungo periodo ma portano alla creazione di un vero e proprio disturbo psichico difficile da gestire.
Quando si tratta di depressione
Come riconoscere la depressione? Bisogna cercare almeno 5 o più sintomi contestuali: tra di essi vi sono la perdita di interesse, l’umore depresso, l’incapacità di provare piacere in ciò che si fa, avere problemi di socializzazione ed in ambito lavorativo e questo per almeno due settimane consecutive per buona parte di ogni giornata.
La gravità della stessa invece, si può misurare su una scala che va da 1 a 10 dove il primo termine rappresenta la demoralizzazione mentre l’ultimo la depressione maggiore grave. Quel che non bisogna perdere di vista, nonostante la scala appena presentata, è che in quanto a gravità la depressione può essere caratterizzata da moltissime sfumature, presentando pochi sintomi ma una maggiore durata degli stessi. In tal senso va sottolineata l’esistenza della distimia: ovvero quando la persona è demoralizzata per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni per almeno due anni. In ogni caso è bene approcciare subito il problema.
Photo Credits | Lopolo / Shutterstock.com