Fertilità maschile a rischio con la protezione solare? L’allarme è lanciato da uno studio dell’Università di Copenaghen che individua nell’utilizzo di alcune creme specifiche potenziali rischi per l’uomo. Colpa di alcuni composti chimici contenuti all’interno dei prodotti in commercio e che, se da una parte proteggono la pelle dagli effetti dannosi dei raggi UVA, dall’altro producono effetti negativi sulla qualità degli spermatozoi. Ma cerchiamo di capire in che modo l’utilizzo prolungato di creme solari con fattore di protezione influenzerebbe, in negativo, la fertilità dell’uomo.
I prodotti chimici contenuti nelle creme protettive, e che sono necessari per salvaguardare la pelle e proteggerla dalla espozione solare, non farebbero altro che imitare l’azione del progesterone, l’ormone tipicamente femminile che, però nell’uomo, può inficiare di gran lunga la funzionalità spermatica. Fertilità messa duramente a rischio dunque per tutti coloro che sono soliti spalmarsi di crema protettiva (come è giusto che sia) prima di stendersi al sole. La ricerca condotta dalla Università di Copenaghen ha preso in esame 29 dei 31 filtri UV in commercio tra Europa e Stati Uniti analizzando gli effetti negativi sugli spermatozoi. Si è visto come nel 45% dei casi il collegamento tra utilizzo di crema solare con protezione e aumento del rischio di infertilità si rivelasse concreto. In particolare la ricerca ha evidenziato che il contatto col progesterone attiva un recettore specifico il quale, a sua volta, provoca l’apertura dei canali del calcio, con conseguente aumento degli ioni presenti. La conseguenza è una ridotta capacità di fecondazione nell’uomo.
Ma le creme solari non sarebbero gli unici prodotti finiti nel mirino e considerati causa di riduzione della fertilità: anche burrocacao, trucchi e alcune creme idratanti, anche se in quantità magari più piccole, contengono gli stessi principi chimici in grado di ridurre la fertilità maschile.
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