Può una terapia a base di cellule staminali essere efficace contro gli effetti permanenti dell’ictus? Uno studio condotto dall’Università di Standford apre a questa possibilità: è ciò che appare essere successo ai pazienti affidati alle cure dei suoi scienziati.
Ma il numero di partecipanti molto ristretto della sperimentazione non consente ai ricercatori di lasciarsi andare a dichiarazioni troppo eclatanti: per ora ci si limita a raccogliere i dati ed osservare come le inoculazioni di cellule staminali direttamente sull’encefalo nelle zone colpite, grazie ad un forellino praticato nel cranio, siano state efficaci nell’approcciare anche le condizioni di persone che avevano subito un ictus fino a 3 anni prima. I risultati ottenuti da 18 pazienti però non possono donare certezza in termini di affidabilità e sicurezza.
Premesso questo, va detto che il trattamento a base di cellule staminali avrebbe dato risultato positivo in tutti i pazienti coinvolti e che avrebbe portato gli stessi al recupero di alcune funzioni motorie considerate perse per sempre. La ricerca, pubblicata dalla rivista di settore Stroke, è stata guidata dal prof. Gary Steinberg. Per gli interventi, di cui dodici eseguiti direttamente dal professore, sono state utilizzate staminali prelevate dal midollo osseo di donatori modificate al fine di fare loro acquisire funzioni neurali. I primi miglioramenti sono stati notati circa un mese dopo l’operazione, e proprio per ciò che concerne le capacità di movimento. Come spiega il coordinatore della ricerca:
Pazienti che non potevano muovere le dita hanno ricominciato a farlo e pazienti che erano sulla sedia a rotelle ora possono camminare. Questo nostro primo studio ha seguito ogni partecipante al test per due anni dopo l’impianto di staminali. Gli effetti appaiono stabili, anche se non possiamo ancora stabilire con certezza che dureranno nel tempo. Ora stiamo per avviare un’altra ricerca con criteri simili e seguiremo i pazienti per un anno.
Al momento non esistono terapie considerabili davvero efficaci per coloro che dopo un ictus hanno subito disabilità: per questo lo studio degli scienziati di Standford è particolarmente interessante: se i suoi risultati venissero confermati sul lungo periodo e si avesse la certezza della sicurezza della procedure si sarebbe davanti ad una vera e propria rivoluzione relativa alla terapia dell’ictus.
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