I ricercatori stanno cercando, con l’aiuto di uno speciale tè africano, di sviluppare una nuova cura per i diabetici di tipo 2. Il tè è usato come terapia della medicina tradizionale nigeriana ed è prodotto da un estratto delle foglie di Rauvolfia Vomitoria il frutto del Citrus aurantium. Gli scienziati hanno testato il tè su pazienti con diabete di tipo 2 ed i risultati sono incoraggianti.
I ricercatori hanno raccolto gli ingredienti per il tè in Africa, per un totale di circa cinquanta chili di foglie e trecento chili di frutta dalla natura selvaggia della Nigeria. Successivamente, il tè è stato prodotto esattamente come avrebbero fatto i guaritori locali. La ricetta è abbastanza semplice: far bollire le foglie, gli steli giovani e la frutta e poi filtrare il liquido.
Il professore associato Per Mølgaard ed il dottorato Joan Campbell-Tofte del Dipartimento di Chimica Farmaceutica all’Università di Copenaghen hanno provato il tè in precedenza su topi geneticamente diabetici. I risultati dei test hanno dimostrato che, dopo sei settimane di trattamento giornaliero con il tè dei paesi africani, insieme ad una dieta povera di grassi, sono avvenute delle modifiche nella combinazione e nella quantità di grasso negli occhi degli animali e i fragili pancreas dei topi sono risultati più protetti.
I ricercatori hanno recentemente completato un test clinico durato quattro mesi su 23 pazienti con diabete di tipo 2, e sono più che soddisfatti del risultato.
I volontari hanno bevuto 750ml di tè ogni giorno. Esso sembra differenziarsi dalle altre correnti delle terapie di diabete di tipo 2 perché non incide inizialmente sul tenore di zucchero del sangue. Ma dopo quattro mesi di trattamento con il tè si può tuttavia rilevare un aumento significativo della tolleranza al glucosio.
Queste le parole di Tofte presentando i risultati della ricerca. I test clinici mostrano un altro modello nelle modifiche nella composizione in acidi grassi con i pazienti curati in confronto ad un gruppo trattato con il placebo.
Nel gruppo di pazienti che hanno bevuto il tè, il numero di acidi grassi polinsaturi è stato maggiore. Questo è positivo per le cellule del corpo, perché i grassi polinsaturi delle membrane cellulari provocano più permeabilità, che si traduce in un migliore assorbimento cellulare di glucosio dal sangue.
I ricercatori sperano ora che i nuovi test clinici e gli esperimenti scientifici, in futuro, si tradurranno in una nuova terapia per i diabetici di tipo 2.
[Fonte: Sciencedaily]