Empatia significa “mettersi nei panni di…”. Forse è stato scoperto il segreto per riuscire a perdonare. Indipendentemente dalle appartenenze religiose e dalla nostra cattolica convinzione che si può perdonare incondizionatamente oltre ogni offesa e sopruso, alcuni studi psicologici hanno individuato un elemento interessante per essere in grado veramente di perdonare senza atteggiamenti vendicativi o falsamente conciliatori.
Un grosso gruppo di ricercatori americani del Dipartimento di psicologia della Case Western Reserve University negli USA ha pubblicato (Journal of Personality and Social Psychology) i risultati di un lungo studio dedicato ad analizzare se, chi e come può avere la capacità di scordare le offese. E ce n’è per tutti.
Un grosso gruppo di ricercatori americani del Dipartimento di psicologia della Case Western Reserve University negli USA ha pubblicato (Journal of Personality and Social Psychology) i risultati di un lungo studio dedicato ad analizzare se, chi e come può avere la capacità di scordare le offese. E ce n’è per tutti.
I narcisisti, ad esempio, sono poco propensi a perdonare perchè sottovalutano le proprie colpe e credono di non aver mai offeso nessuno. Invece chi ha un’alta stima di se diventa vendicativo oppure generoso. Tende ad essere vendicativo perchè non riesce a “mettersi nei panni di colui l’ha offeso” e offende a sua volta, cioè si vendica. Mentre per chi tende a farsi generoso vuol dire che crede di riuscire a farsi scivolare addosso le offese ricevute. Poi c’è il tipo che più difficilmente di tutti gli altri riuscirà a perdonare: l’introverso, quello che in genere è poco cordiale, ha bassa considerazione di sè stesso ed è poco inserito a livello sociale e per questo avrà serie difficoltà per riuscire a scordare i torti subiti.
Una nuova strada individuata per riuscire a perdonare è anche quella di pensare se stessi come ai possibili aggressori. Ma emerge un’importante differenza tra uomini e donne. Per gli uomini è la via più semplice ed efficace da perseguire se vogliono perdonare, ma per le donne diventa un’impresa difficile perchè nel pensarsi come “colpevoli” provano imbarazzo e vergogna per questo poi risultano più severe nei giudizi finali.
Quindi…non rimane che essere empatici! Da questo enorme gruppo di studio americano emerge l’unico elemento in grado di ammorbidire i nostri giudizi e le nostre reazioni nel momento in cui dobbiamo perdonare i torti subiti, le prepotenze, i soprusi, le angherie, gli insulti, le offese: l’empatia, la capacità di immedesimarci negli altri è la risorsa migliore.