Una giusta dose di frutta secca, circa 125 grammi alla settimana, riduce del 20% il rischio di contrarre malattie cardiovascolari in coloro che soffrono di diabete.
Il diabete è di sicuro uno dei fattori più rischiosi che possono scatenare ictus e infarto, tra le malattie cardiovascolari più diffuse. Ma una ricerca condotta da un team di epidemiologi e nutrizionisti della Harvard T.H. Chan School of Public Health di Boston e pubblicata sulla rivista Circulation Research, punta i riflettori sulle potenzialità della frutta secca nei malati di diabete che, consumandola co frequenza, vedrebbero abbassare di gran lunga i rischi di incappare in malattie legate al cuore e al sistema cardiocircolatorio in generale.
Lo studio ha riguardato 16.217 uomini e donne, di cui è stata monitorata l’alimentazione nell’arco di diversi anni prima e dopo la diagnosi di diabete. nel periodo in esame sono stati registrati, nel campione preso, 2.467 infarti e 789 ictus (1163 decessi). I dati raccolti e incrociati hanno indotto gli scienziati a notare però come in coloro che avessero consumato frutta secca in modo regolare, ictus e infarti erano stati più bassi.
La frutta secca, noci e mandorle, nocciole e pistacchi, fa dunque bene alla salute del cuore, soprattutto per chi soffre di diabete. Il consiglio, dunque, è quella di consumarne nelle giuste quantità.
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