Chi si è recato negli ultimi anni negli Stati Uniti sa che all’aeroporto vengono prese le impronte digitali per la legge antiterrorismo. Forse però non lo sapeva Eng-Huat Tan, un giapponese malato di cancro metastatico a testa e collo, che appena atterrato, non riusciva a superare i controlli aeroportuali perché non si riusciva a prendere le impronte digitali.
Per quattro ore il pover’uomo è stato trattenuto e ha cercato di far capire ai poliziotti che questa è una curiosa controindicazione della terapia che sta seguendo. In particolare si tratta di un farmaco anti-tumorale, la capecitabina, che porta alla desquamazione di mani e piedi, e che fa perdere le impronte digitali. Questo farmaco serve per curare tumori al seno, testa, collo, stomaco e colonretto. Sarebbe stato molto più semplice che il suo medico rilasciasse una sorta di lasciapassare in cui si spiega questa strana controindicazione, almeno per evitare ulteriori disagi. Ma probabilmente, dopo questa disavventura, lo farà in futuro.