Negli ultimi tempi Beyond Meat, la carne vegetale, ha riscontrato un enorme successo, a tal punto di essere distribuita anche da una nota catena di fast food in Italia: di certo si tratta di un prodotto sostenibile, ma a livello nutrizionale è migliore di quella tradizionale? Scopriamolo insieme.
Carne vegetale adatta o no per consumo esclusivo
Di certo il consumo della carne vegetale è aumentato nel corso degli anni e c’è da aspettarsi che lo faccia anche per i prossimi. Sono diversi i sostituti della carne per chi vuole inserire questo tipo di alimento all’interno della propria dieta vegana o vegetariana, capaci di imitare più o meno bene il gusto della stessa. Di certo ridurre il consumo di carne rossa è salutare per l’organismo ma ancora oggi medici e ricercatori si chiedono se sul lungo periodo sia davvero ottimale per l’organismo la sostituzione totale e se sia sostenibile per lo stesso questa tipologia di approccio alimentare senza utilizzare eventualmente integratori.
A tentare di capire quanto sia giusta per il nostro corpo la sostituzione totale di questo alimento ci ha pensato il gruppo di ricercatori capeggiato dalla dottoressa Lisa Harnack, della School of Public Health all’Università del Minnesota, attraverso uno studio pubblicato sulla rivista di settore Journal of the Academy of Nutrition and Dietetics.
Per comprendere se la rinuncia totale alla carne fosse adeguata al corretto funzionamento dell’organismo i ricercatori hanno deciso di analizzare 37 prodotti di alcuni dei principali brand venduti sul mercato statunitense nel 2019 misurandone energia (e quindi le calorie), i tre macronutrienti fondamentali (proteine, grassi e carboidrati), i micronutrienti e gli altri componenti dei diversi alimenti.
Punti di forza ma anche carenze nutrizionali
Quel che è stato notato è che sebbene abbia diversi punti di forza, la carne vegetale presenta anche delle carenze delle quali si dovrebbe tenere conto. La maggior parte dei sostituti della carne sono a ridotto contenuto di grassi saturi presentandone una quantità media pari al 4%. Inoltre sono una buona sorgente di fibre (15%), ferro (10%) e acido folico. Tra i problemi, vi è senza dubbio una carenza di proteine, zinco e vitamina B12, che con il tempo potrebbe causare probematiche all’organismo. A preoccupare è soprattutto la quantità media di sale, decisamente alta: un fattore questo che rende la carne vegetale poco adatta a essere consumata da coloro che soffrono ad esempio di ipertensione arteriosa e devono seguire una dieta iposodica.
Questo studio ovviamente non vuole sconsigliare l’uso della carne vegetale o altri sostituti, ma semplicemente mettere a disposizione della popolazione le nozioni necessarie per eseguire delle scelte consapevoli.