L’Ema, l’Agenzia Europea del farmaco, insieme alla Commissione Europea e ai direttori delle Agenzie dei medicinali hanno pubblicato la prima lista dei farmaci critici.
Il lavoro dell’Ema sull’approvvigionamento dei farmaci
Cosa significa? Nell’elenco dell’Unione dei farmaci critici sono contenuti più di 200 principi attivi per uso umano considerati come basilari per tutti i sistemi sanitari dell’Unione Europea. I medicinali qui presenti devono essere sempre approvvigionati senza sosta, evitando potenziali carenze. E proprio per rafforzare questo processo si darà priorità a questi principi attivi nell’ambito della rete europea di regolamentazione dei medicinali.
L’Ema, insieme alle altre autorità, sta mettendo a disposizione uno strumento molto importante. Soprattutto per sostenere il lavoro dell’Europa nell’ambito dell’approvvigionamento di questi principi. Spesso e volentieri diamo per scontata la possibilità di trovare farmaci in base alle nostre necessità.
In realtà questo accade se si fa un lavoro ottimale di prevenzione della carenza. La mancanza di un farmaco sul mercato può avere conseguenze gravissime, soprattutto se il medicinale in questione è legato a delle malattie gravi. Per quanto l’Ema del tempo abbia provato i farmaci alternativi per alcune patologie, non tutte possono usufruire di tale “agevolazione”.
I principi attivi vengono inseriti all’interno dell’Unione dei medicinali critici solo se corrispondono a determinati canoni. Tra i qual il fatto di essere considerato critico in più tutto terzo dei paesi europei.
Rinnovo annuale della lista dal 2024
Questa lista verrà ampliata dall’Ema e dagli altri interlocutori già dal 2024 e poi aggiornata annualmente. La revisione di questo elenco è avvenuta con il supporto di tutti gli Stati membri dell’Unione Europea. E questa loro criticità è stata concordata in base a una metodologia specifica.
È importante sottolineare che la creazione dell’Unione dei farmaci critici non avrà assolutamente nessuna conseguenza su quelle che sono le liste nazionali dei medicinali critici già esistenti. Di certo rappresenterà, per quegli Stati che ancora non ne posseggono una, un’ottima traccia da seguire.
E non solo: aiuterà anche la Commissione Europea nell’analisi delle catene di approvvigionamento. In questo modo sarà possibile affrontare in maniera corretta ed efficiente anche un ‘eventuale carenza che dovesse presentarsi.
Lo abbiamo visto degli ultimi tempi, sia a causa del covid che più generalmente dell’approccio di alcune malattie. Un uso indiscriminato o la difficoltà momentanea di produzione possono portare dei medicinali specifici e utilissimi a non essere disponibili.
Mettendo in crisi la cura di alcune fasce della popolazione che necessitano di terapie specifiche. È per tale ragione che questa lista, questa Unione è molto importante. In questo modo sarà possibile intervenire in caso di criticità.