La depressione fa venire voglia di dolci? A quanto pare sì. Almeno è questa l’ipotesi nata in seguito a una ricerca recentemente condotta in tal senso.
Un sintomo della depressione da non sottovalutare
Una scoperta che potrebbe spingere gli scienziati a provare nuove terapie partendo da qui. E tenendo conto di una cosa: i carboidrati controllano generalmente la risposta di ricompensa all’interno del cervello sfruttando percorsi differenti da quelli di proteine e grassi.
Conoscere l’esistenza di questo collegamento tra la depressione e la nostra reazione potrebbe essere sfruttata per modificare la dieta dei pazienti. Dobbiamo ricordare che questa patologia colpisce almeno 280 milioni di individui in tutto il mondo e non di rado i sintomi della malattia coinvolgono anche la sfera alimentare. Gli scienziati nell’università di Bonne e di Tubingen In Germania hanno dimostrato che esiste, in questo caso, una predilezione per i carboidrati rispetto i cibi ricchi di grassi e proteine.
I risultati ottenuti sono stati pubblicati sulla rivista di settore Psychological Medicine. Lo studio è stato condotto su un campione di 117 partecipanti, di cui 63 sani utilizzati come gruppo di controllo e 54 diagnosticati con depressione.
Come sottolineano gli esperti il disturbo depressivo maggiore può portare ad alterazioni del peso corporeo sia in eccesso che in difetto e ad alterazioni dell’appetito. Può causare anche una sensibilità ridotta alla ricompensa chiamata anedonia. La voglia di carboidrati è considerata da tempo un sintomo della depressione.
Un meccanismo da capire meglio
Ora è stato possibile provare come i pazienti preferiscano alimenti ricchi di carboidrati, i quali riescono a bilanciare un po l’anedonia sopra citata. Il Consiglio dei ricercatori tedeschi è quello di lavorare su questo meccanismo e capire come utilizzarlo a proprio favore nella terapia di questa malattia. Soprattutto perché a seconda di come la depressione agisce le persone sviluppano un minor appetito o una maggiore voglia di dolci.
Poter raccogliere adeguate informazioni su tutto ciò renderebbe possibile cercare una terapia che possa approcciare la malattia e al contempo evitare conseguenze spiacevoli. Dobbiamo comunque tenere conto che i carboidrati sono la principale fonte di energia per le cellule degli esseri umani. E il fatto che lo studio ha mostrato come, in particolare, sembrano preferire quegli alimenti che uniscono carboidrati e grassi.
Alimenti spesso molto golosi appetitosi, nonché ad alta densità energetica che di solito dovrebbero essere consumati con moderazione estrema. Insomma, la maggiore voglia di carboidrati non è come si pensava una volta legata solamente a un appetito maggiore ma vi è una spiegazione scientifica alla base.