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Cibo spazzatura danneggia la memoria?

Il cibo spazzatura? Danneggia la memoria e sarebbe in grado di farlo anche molto velocemente. Scopriamo insieme i risultati di un nuovo studio condotto su questo tema.

Attenzione al cibo spazzatura per la memoria

Patatine, hamburger: in generale il cibo spazzatura può avere un sapore incredibilmente buono, ma allo stesso tempo mettere a dura prova la nostra salute. Per quel che riguarda il suo effetto sulla memoria, ci spiega cosa accade una ricerca condotta da un gruppo di scienziati dell’Università della Carolina del Nord, pubblicata su Neuron.

A quanto pare, basterebbero pochi giorni di cibo spazzatura per danneggiare un gruppo di neuroni presenti nell’ippocampo. Prima di procedere, vogliamo però sottolineare che, fortunatamente, si tratta di un processo reversibile. Entrando nello specifico, i ricercatori della scuola di medicina sopracitata hanno scoperto che gli interneuroni che esprimono la colecistochinina sono decisamente più sensibili ai cibi grassi e ai loro effetti. Quest’ultima è un ormone legato alla sazietà che stimola il rilascio degli ormoni della digestione e dell’insulina, rispondendo a pasti caratterizzati da molti lipidi.

Tra le funzioni di questi neuroni vi è quella legata al giusto funzionamento delle cellule dell’ippocampo che si occupano di registrare e immagazzinare ricordi. Il problema è che, nel momento in cui gli interneuroni sopra citati vengono troppo stimolati, rischiano di portare a un rallentamento del lavoro di codifica dei ricordi.

Importante seguire una dieta equilibrata

Insomma, il cibo spazzatura e troppi lipidi non fanno male solamente alla salute cardiovascolare, ma rischiano di agire direttamente sulle cellule cerebrali, danneggiandone il funzionamento. Dobbiamo sottolineare che è risaputo che, in generale, troppi grassi non consentono al cervello di assimilare correttamente il glucosio che gli serve per funzionare.

Sebbene lo studio sia stato condotto su un modello animale, più precisamente murino, i risultati fanno pensare comunque che lo stesso assunto sia valido anche per gli esseri umani.

Cosa ci insegna questo studio? Che, quando si parla di cibo spazzatura, è necessario regolarsi in modo adeguato. Questo non significa che non ci si possa concedere delle patatine ogni tanto, un hamburger quando si esce o qualche fritto qua e là nel corso del mese. Bisogna però sempre e comunque rimanere rispettosi di una dieta equilibrata, in grado di far sì che il nostro cervello possa contare su nutrienti più giusti.

Anche perché lo studio lo dimostra: una volta tornati a seguire una dieta corretta ed equilibrata, tutto ricomincia a funzionare come di dovere. È importante trovare un equilibrio corretto quando si tratta di alimentazione, soprattutto quando a essere coinvolto è il cervello. A prescindere che si tratti di memoria o funzioni cognitive.