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Dieta aproteica, come regolarsi

Seguire una dieta aproteica non è semplice e spesso è un passo obbligato se si soffrono di specifiche patologie. Scopriamo insieme come regolarci.

Cosa è una dieta aproteica

Una dieta aproteica è un regime alimentare che limita fortemente l’assunzione di proteine. Di solito viene prescritta in presenza di alcune condizioni mediche, come l’insufficienza renale cronica o malattie metaboliche congenite. Soprattutto dove è necessario ridurre il carico di lavoro dei reni o limitare la produzione di sostanze azotate.

In questi casi, sapere cosa mangiare diventa fondamentale per garantire il benessere della persona. Cercando di trovare il giusto equilibrio senza rinunciare a un’alimentazione equilibrata e gustosa. Prima di tutto è importante sapere che gli alimenti di origine animale come carne, pesce, uova e latticini sono le principali fonti di proteine nella dieta comune. In un regime aproteico, questi cibi vengono drasticamente ridotti a seconda delle indicazioni del medico o del nutrizionista.

Anche molti alimenti vegetali, come legumi e cereali integrali, contengono proteine seppur in quantità minori. Quindi il loro consumo va comunque moderato o calibrato con attenzione. Al centro della dieta aproteica ci sono alimenti appositamente formulati a basso contenuto proteico. Si tratta di prodotti che simulano pasta, pane, biscotti, farine e altri derivati che sono stati trattati per eliminare o ridurre drasticamente la quota proteica.

Rispettare sempre i limiti indicati

Questi alimenti permettono di mantenere varietà e gusto a tavola, senza superare i limiti proteici stabiliti. Ovviamente il loro sapore o consistenza possono variare rispetto all’alimento “normale”. Verdura e frutta, come comprensibile, sono fondamentali in una dieta aproteica. Hanno un contenuto proteico molto basso e apportano vitamine, minerali e fibre indispensabili per la salute.

Anche in questo caso però è importante fare attenzione ad alcune tipologie che, pur sembrando innocue, possono contenere più proteine del previsto o essere ricche di potassio. Un minerale questo da tenere sotto controllo nei pazienti con problemi renali.

Le fonti di grassi come olio extravergine di oliva, burro (se consentito), margarina e panna vegetale possono essere utilizzate per arricchire i piatti e garantire un adeguato apporto energetico.

In mancanza di proteine, infatti, è spesso necessario aumentare leggermente le calorie derivanti da carboidrati e grassi per evitare carenze nutrizionali e perdita di peso. Un altro aspetto da non sottovalutare? L’importanza dell’idratazione. Bere adeguatamente, salvo diversa indicazione medica, aiuta l’organismo a eliminare le sostanze di scarto.

Seguire una dieta aproteica non è semplice, ma con l’aiuto di professionisti è possibile mantenere un buon equilibrio nutrizionale senza compromettere la qualità della vita.