È previsto che l’influenza 2025-2026 ci colpisca in maniera particolarmente severa. Almeno stando ai primi casi già presenti tra la popolazione. Cerchiamo di capire come affrontarla al meglio.

Attenzione ai sintomi
Per questo inverno è prevista una stagione influenzale particolarmente impegnativa. Già i primi casi e la loro gestione suggeriscono che non si tratterà di un periodo facile. Accompagnato da una circolazione del virus decisamente sostenuta, con stime che parlano di circa il 15-25% della popolazione italiana coinvolta. In termini assoluti? Fino a 16 milioni di persone.
È importante capire quindi quali sono i sintomi a cui stare attenti, come affrontare la malattia se la si contrae e perché la vaccinazione rappresenta uno strumento fondamentale di prevenzione.
Per quanto riguarda i sintomi, l’Influenza 2025-2026 tende a manifestarsi in modo relativamente rapido dopo il contagio, in genere entro tre giorni al massimo. Essa è caratterizzata in particolare da febbre alta fin da subito (spesso superiore a 38 °C), brividi, mal di testa importante, dolori muscolari e articolari diffusi, sensazione di spossatezza e malessere generale.
Contemporaneamente compaiono sintomi delle vie respiratorie: tosse (spesso secca all’inizio) mal di gola, congestione nasale o raffreddore. Nei bambini possono anche palesarsi disturbi gastrointestinali come nausea, vomito o mal di pancia. La sintomatologia dura qualche giorno, sebbene tosse, stanchezza e spossatezza possono protrarsi una settimana o più. Soprattutto se la malattia si presenta in forma più grave.
Non sottovalutare l’influenza

Non bisogna sottovalutare l’influenza 2025-2026 dato che può essere più aggressiva. Se ci ammaliamo dobbiamo restare a riposo, idratati e limitare sforzi e contatti sociali per evitare di diffondere il virus. Possiamo assumere farmaci antipiretici o sotto consiglio medico e mantenere pulite le vie respiratorie, magari con umidificatore o ambiente ben ventilato.
Nel caso i sintomi dovessero peggiorare, soprattutto se dovessero manifestarsi problemi respiratori dobbiamo immediatamente contattare il medico. Non dobbiamo dimenticare che questa patologia può presentare complicanze, specie in soggetti fragili. A partire dalle sinusiti, dalle bronchiti e dalle polmoniti per arrivare a problemi a carico del sistema nervoso o del cuore. Tutto ciò senza contare la possibilità di un palesarsi contestuale con una infezione da covid.
È anche per questo che la vaccinazione è importante. Il vaccino antinfluenzale è attualmente catalogato come principale forma di prevenzione e di contenimento delle complicanze. Questo non elimina del tutto la possibilità che ci ammaliamo ma ci aiuta a non rimanere vittime in ogni caso di forme gravi, soprattutto in caso di fragilità pre-esistenti.
Prevenire è davvero meglio che curare.