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Chikungunya, è epidemia a Cuba

Negli ultimi mesi Cuba sta vivendo una grave epidemia di chikungunya. Con ripercussioni importanti sulla popolazione e il suo stato di salute.

Chikungunya epidemico a Cuba

Ricordiamo che si tratta di un’infezione virale trasmessa dalle punture di zanzara Aedes, lo stesso vettore responsabile della dengue e di altre malattie simili. Le autorità sanitarie dell’isola, già alle prese con una difficile situazione economica e carenze nel sistema sanitari, hanno riconosciuto che il fenomeno ha assunto dimensioni eccezionali e preoccupanti.

Secondo i dati più recenti diffusi dal Ministero della Salute cubano, i contagi da chikungunya hanno superato i 47.000 casi, di cui circa 1.600 diagnosticati con test specifici e oltre 45.000 classificati come sospetti clinici sulla base dei sintomi. Il virus si è diffuso in tutte le 15 province dell’isola, coinvolgendo praticamente ogni area del Paese.

È importante capire che spesso le cifre ufficiali possono sottostimare la reale portata dell’epidemia. Molti casi lievi non vengono diagnosticati in laboratorio e non tutti i pazienti si rivolgono alle strutture sanitarie a causa di lunghe attese o mancanza di risorse. Le organizzazioni indipendenti che monitorano la situazione parlano di un possibile numero di decessi superiore a quello ufficiale e di un impatto più esteso nella popolazione.

Parlando per l’appunto di potenziali morti, le stime ufficiali parlano di oltre 50 vittime legate all’epidemia di arbovirosi. Con 34 attribuite principalmente alla chikungunya e 18 alla dengue. Tra i casi più gravi ci sono anche bambini e adolescenti ricoverati in terapia intensiva, alcuni in condizioni critiche.

Una crisi sanitaria importante

La chikungunya è un virus che provoca sintomi debilitanti come febbre alta, forti dolori articolari, mal di testa e stanchezza intensa. Sebbene raramente sia fatale, la malattia può causare settimane o mesi di sofferenza. E, in alcuni casi, dolori articolari persistenti che interferiscono con la qualità della vita. Non esiste un trattamento specifico antivirale e le cure sono prevalentemente di supporto, volte ad alleviare i sintomi.

La pericolosità della situazione a Cuba è amplificata da diversi fattori. Primo, il fatto che l’epidemia si sviluppi contemporaneamente ad altre malattie trasmesse dalle zanzare, come la dengue e l’oropouche. Fattore creante una doppia pressione sul sistema sanitario con maggiore rischio di complicazioni per i pazienti.

Le carenze nelle campagne di controllo delle zanzare poi, dovute a risorse limitate per fumigazioni e materiali preventivi come repellente o reti, ne favoriscono la diffusione. Non possiamo inoltre non considerare che anche paesi vicini come la Repubblica Dominicana hanno segnalato casi importati, evidenziando la potenziale pericolosità della diffusione.

Ci troviamo quindi davanti a una crisi sanitaria seria, caratterizzata da un alto numero di contagi. Nonché da un crescente bilancio di vittime accompagnato da problematiche di gestione. Cosa accadrà?