Le proprietà del caffè sono note a tutti. Si sa infatti che effetti eccitanti sul cervello e, se molte persone la mattina non riescono nemmeno ad aprire gli occhi se prima non l’hanno sorseggiato, probabilmente un effetto simile si potrebbe ottenere anche su chi ha il cervello “spento” per qualche altra causa.
Questa domanda se la sono posta dei ricercatori della University of South Florida di Tampa presso il Florida Alzheimer’s Disease Research Center, che hanno condotto dei test molto incoraggianti sui topi. Le cavie erano malate di Alzheimer, ma dopo una somministrazione di 500 milligrammi di caffè, l’equivalente di circa 5 tazzine, la perdita mnemonica pare essersi immediatamente arrestata, accompagnata da una riduzione della concentrazione delle proteine legate alla demenza, le beta-amiloidi.
Secondo gli scienziati, la caffeina potrebbe avere degli effetti terapeutici sui malati di Alzheimer o su qualsiasi malattia degenerativa del cervello, ma per avere una cura definitiva ci vorrà ancora un altro po’ di tempo.
[Fonte: Ansa]