Mentre la Novartis, la ditta farmaceutica che ha studiato nei laboratori di Siena come eliminare almeno nei neonati la possibilità di questa malattia, ha scoperto un vaccino, il MenB contro la meningite batterica. E’ stato sperimentato su 150 neonati della Gran Bretagna. Le fasi della somministrazione sono intervenute nei 2 mesi di età, 4 mesi, 6 mesi e 12 mesi, con lo scopo di aumentare la risposta immunitaria dei neonati contro la meningite. Una risposta del tutto positiva valutata in base ai titoli di hSBA ?1:4 nei neonati rispetto a tre delle principali sostanze contenute nel vaccino. I neonati risultati immunizzati sono stati, rispettivamente a queste 3 sostanze, del 100%, del 98% e del 93%. I risultati sono stati presentati in Austria al Congresso annuale della European Society for Paedriatic Infectious Diseases in corso in questi giorni.
Il vaccino contro la meningite B è efficace per i neonati.
La Fase II della sperimentazione del vaccino contro la meningite B ha dato buoni risultati. In termini medici si chiama meningococco B ed è la prima tra le principali cause che provocano la meningite batterica. Un tipo di meningite che colpisce soprattutto i bambini al di sotto dei 5 anni. Nel 2006 in Italia il meningococco B ha procurato il 63% dei casi di meningite, soprattutto tra i neonati, mentre in Europa ha inciso per il 72% dei casi.
Nei laboratori di Siena è nata questa ulteriore “arma” contro una malattia, la meningite, che spaventa tutti per la rapidità dei danni irreversibili che può provocare. Colpisce il cervello e il midollo spinale perchè ne infiamma le membrane, dette meningi. Le gravi complicazioni che provoca sono i danni neurologici permanenti che possono riguardare la perdita dell’udito, della capacità di apprendere e comunicare, la perdita della vista e anche la paralisi. Mentre altri danni, che non riguardano le funzioni neurologiche, possono essere i danni alle ghiandole surrenali o danni renali che possono determinare degli squilibri ormonali.
Come riconoscerla? Innanzitutto dalla rigidità nucale, cioè dall’irrigidimento che improvvisamente si manifesta nella parte posteriore del collo; dalla febbre alta, dal vomito o dalla nausea, dal mal di testa, dalle convulsioni e dall’alterazione dello stato di lucidità. Ma bisogna dire che la meningite può essere di 3 tipi: meningite virale, batterica o generata da funghi. La forma batterica è quella più pericolosa perchè è quella che può causare delle conseguenze fatali. Questa ha un periodo d’incubazione che varia dai 2 ai 10 giorni ed è contagiosa in due momenti: nella fase acuta in cui si manifestano i sintomi e nei giorni immediatamente prima in cui emergono questi sintomi.