I divieti di fumo all’interno dei locali pubblici hanno costretto i fumatori nei bar e ristoranti a fumare all’aperto, ma un nuovo studio dell’Università della Georgia, in collaborazione con i Centers for Disease Control and Prevention suggerisce che tali aree esterne potrebbe essere responsabili della creazione di un nuovo rischio per la salute. Lo studio, il primo a valutare i livelli di un sottoprodotto della nicotina noto come cotinina nei non fumatori esposti al fumo passivo all’aperto, ha rilevato livelli fino al 162% superiori al normale durante l’esposizione. I risultati sono stati pubblicati sul Journal of Occupational and Environmental Hygiene.
I divieti di fumo hanno contribuito a creare questi ambienti esterni dove le persone sono esposte al fumo passivo. Sappiamo dal nostro studio precedente che ci sono livelli misurabili nell’aria di fumo passivo in questi ambienti, e sappiamo da questo studio che siamo in grado di misurare l’esposizione interna. Il fumo passivo contiene diverse sostanze riconosciute come cancerogene e il pensiero attuale è che non esiste un livello di sicurezza dell’esposizione. Così i livelli a cui stiamo assistendo sono un potenziale problema per la salute pubblica.
ha spiegato il co-autore dello studio Luke Naeher, professore associato presso il Collegio UGA della sanità pubblica.
La contea Athens-Clarke, in Georgia, ha sancito il divieto di fumare in spazi chiusi nel 2005, fornendo a Naeher ed i suoi colleghi l’ambiente ideale per il loro studio. Il team reclutato 20 adulti non fumatori e li ha messi in uno dei tre ambienti: al di fuori dei bar, ristoranti e alla biblioteca principale dell’istituto. Immediatamente prima e dopo il periodo di sei ore di studio, i volontari hanno fornito un campione di saliva, che è stato testato per i livelli di cotinina, un sottoprodotto della nicotina e un indicatore comunemente usato per l’esposizione del tabacco.
La squadra ha trovato un aumento medio di cotinina del 162% nei volontari che stavano all’aperto fuori dal bar; un aumento del 102% per quelli al di fuori dei ristoranti ed un aumento del 16% per il gruppo nei pressi della biblioteca.
Naeher riconosce che l’esposizione di sei ore è superiore a quella media, ma ha detto che i lavoratori possono essere esposti a periodi anche più lunghi.
Chi lavora in questi ambienti, camerieri o buttafuori, possono essere presenti fino a sei ore o anche di più. In tutto il Paese, un gran numero di persone sono professionalmente esposte al fumo passivo in questo modo.
Gli studi seguenti ai divieti di fumo hanno riconosciuto un calo degli attacchi di cuore e di malattie respiratorie, ma Naeher ha detto che l’impatto sulla salute del fumo passivo esterno è ancora sconosciuto.
[Fonte: Sciencedaily]