Con la crisi economica è aumentata a dismisura, ma la cosiddetta “sindrome del disoccupato” era già presente, sia in Italia che all’estero. In particolar modo nel nostro Paese, dove la disoccupazione è molto alta (secondo l’Istat al momento i disoccupati in Italia sarebbero 2 milioni), e dove però questa condizione viene vissuta molto peggio rispetto ai Paesi poveri che con essa convivono.
Spiega il professor Francesco Campione, Specialista in psicologia medica e fondatore del centro “Primomaggio” di Bologna che si occupa di studiare il fenomeno, sempre più persone denunciano gli stessi sintomi, tanto da far nascere questa nuova malattia.
I sintomi sono perlopiù psicologici, come insicurezza, difficoltà a dormire, angoscia, vergogna, senso di colpa, fino alla depressione. Secondo Campione, tutti i disoccupati, nessuno escluso, rischia di finire con il soffrire di depressione se l’assenza di lavoro si protrae a lungo, ed i rischi sono molteplici, dato che potrebbero riguardare l’intera società.
La possibilità è che si finisca col far male a sè stessi, cercando di “evadere” dal mondo con l’alcool o le droghe, o agli altri, diventando più irascibili e aggressivi. Una malattia da non sottovalutare, specialmente in questo momento in cui sono sempre di più le persone che ne soffrono.
[Fonte: Corriere della Sera]