Sono fastidiosi, antiestetici e a volte fanno male, tanto che la maggior parte delle volte vengono estratti appena il dentista dà l’ok, ma da oggi i denti del giudizio potrebbero essere trattati con maggior rispetto. Secondo una ricerca giapponese effettuata presso il National Institute of Advanced Industrial Science and Technology (Giappone), diretta dal dottor Yasuaki Oda, in collaborazione con il dottor Hajime Ohgushi, e pubblicata sul Journal of Biological Chemistry, dalla polpa dei denti del giudizio si potrebbero ottenere delle cellule staminali in modo molto più semplice rispetto ai metodi tradizionali, con un’efficienza molto superiore a quelle utilizzate finora.
Ad oggi infatti le cellule staminali mesenchimali vengono estratte dal midollo osseo e dalla pelle con un processo lungo e complicato. Queste poi devono essere modificate in laboratorio, tramite l’attivazione di alcuni geni, per essere trasformate in cellule staminali indotte (Ips-Induced stem cell), simili alle staminali embrionali e dunque buone per le operazioni chirurgiche come ad esempio quelle cardiache.
Ma ora i nipponici sono riusciti ad estrarle in una maniera molto più semplice e veloce dai tessuti molli dei denti del giudizio, calcolando l’efficienza di queste cellule, denominate menchimali stromali, in almeno 100 volte in più rispetto a quelle estratte dalla pelle.
Attualmente il team è passato alla fase sperimentale con un gruppo di volontari in cui le cellule, trasformate in cardiomiociti, potrebbero andare a sostituire le cellule cardiache morte a seguito dell’infarto ed altre patologie simili. I primi risultati ottenuti lasciano buone speranze, dato che le cellule staminali potrebbero “trasformarsi” anche in altri tipi di cellule, non solo cardiache. Le reazioni sono state positive, ma ancora non è chiaro quanto tempo ci vorrà fino che questa procedura diventi una routine della sala operatoria. Fino a quel momento però, forse è il caso di smettere di maledire questo fastidiosissimo dente, e tenercelo stretto. Un giorno potrebbe tornarci utile.
[Fonti: New Notizie; Newsfood]