I danni dell’abuso di alcolici: una dipendenza ed un consumo eccessivo che provocano migliaia di morti ogni anno, decessi immediati e fatali come nel caso degli incidenti stradali causati spesso dalle sbronze, oppure malattie correlate all’alcol che uccidono più o meno lentamente.
In occasione dell’Alcohol Prevention Day 2011, oggi ci arrivano cifre allarmanti sia sulla situazione generale, trasmesse dall’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sia nello specifico sui dati italiani, diffusi dall’ISS, l’Istituto Superiore della Sanità. Vediamole.
Sono 2 miliardi i consumatori di bevande alcoliche nel mondo, 2,3 milioni muoiono ogni anno per colpa dell’alcol, 76,3 milioni soffrono di disordini imputabili all’abuso di alcolici. In Italia ogni anno l’alcol uccide 13.000 uomini e 7.000 donne di età superiore ai 15 anni. Cifre da capogiro.
Mettersi alla guida sbronzi provoca il maggior numero di decessi nei giovani fino ai 24 anni. In generale, all’alcol vanno addebitati il 38,1% dei decessi maschili ed il 18,4% di quelli femminili. E ancora nei maschi una percentuale di ben il 60,5 % delle morti causate da cirrosi epatica, percentuale che scende, ma neanche di tanto, al 51,5% per le donne.
Epilessia, tumori orofaringei, laringei, tumori al fegato. Una strage ogni anno. Una strage che potrebbe essere evitata, come è emerso oggi nel corso del convegno Alcohol Prevention Day 2011, promosso dall’ISS a Roma come di consuetudine ogni anno. Basterebbe attenersi ad un modello di consumo moderato, cosa che avviene sempre più di rado, dal momento che ben 1milione 400mila persone negli ultimi 5 anni hanno varcato la soglia della moderazione, entrando nel limite dei comportamenti a rischio per la salute. Come spiega lo stesso direttore scientifico APD, Emanuele Scafato, sono:
Tutti decessi parzialmente o totalmente evitabili, a fronte di una corretta interpretazione del bere.
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[Fonti: Agi; Asca]