Una nuova ricerca presentata al Meeting Annuale dell’American Urology Association (AUA) di Washington ha dimostrato che la terapia laser ad olmio è probabilmente il trattamento più sicuro e durevole per l’iperplasia prostatica benigna, un ingrossamento della prostata che colpisce gli uomini avanti con l’età.
Lo studio, condotto da ricercatori della McGill University Health Centre (MUHC), è la più lunga valutazione globale di questa tecnologia effettuata fino ad oggi, e i ricercatori suggeriscono che può ora tranquillamente essere considerata il trattamento migliore per la malattia.
La prostata di un uomo aumenta naturalmente in termini di dimensioni per tutta la vita, ma a volte può raggiungere una dimensione eccessiva, mettendo pressione sull’uretra e causando problemi di minzione e alla vescica. La prostata media su cui sono stati fatti gli esperimenti pesava 40-60 grammi. La terapia laser ad olmio, nota anche come enucleazione con laser ad olmio della prostata (HoLEP) è stata utilizzata per la prima volta nel 1998 al MUHC come trattamento alternativo alla chirurgia su quei pazienti che avevano una prostata particolarmente grande e fattori di rischio che rendevano l’intervento chirurgico complesso.
Trattare prostate di piccole e medie dimensioni con regolari resezioni transuretrali della prostata – una tecnica chirurgica che rimuove parte della ghiandola prostatica – è ancora il trattamento più scelto per la maggior parte dei pazienti. Tuttavia, l’aspetto più impegnativo dell’uso di tecniche mini-invasive è l’alto tasso di recidiva e la necessità di ri-trattamento nel tempo
spiega il Dr. Mostafa Elhilali, docente di Urologia presso la McGill University e autore principale dello studio. Sono stati esaminati i risultati sulla durevolezza della terapia su circa 1.000 pazienti in 10 anni, ed è stato dimostrato che i tassi di complicanze e la necessità di ulteriore trattamento sono minime, tanto che, dopo un decennio, meno dell’1% ha avuto complicanze, contro il 10-16% dei pazienti trattati con terapie classiche.
I pazienti trattati con il laser hanno anche ridotto il dolore e la degenza ospedaliera rispetto a quelli che si sottopongono ad un intervento chirurgico. Sono spesso in grado di riprendere le normali attività entro una settimana e hanno pochi effetti collaterali sessuali.
I ricercatori sottolineano che l’HoLEP è più efficace nel trattare adeguatamente tutti i formati di ipertrofia prostatica, mentre le altre tecniche laser, come il Laser a luce verde, sono efficaci sulla prostata di piccole e medie dimensioni.
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[Fonte: Sciencedaily]