Trombosi venosa mesenterica
La trombosi venosa mesenterica è un coagulo di sangue nelle vene principali che scaricano il sangue dall’intestino.
CAUSE: La trombosi venosa mesenterica è un coagulo che blocca il flusso di sangue nelle vene mesenteriche, una delle due vene che trasportano il sangue che esce dall’intestino. La condizione interrompe l’afflusso di sangue verso l’intestino e può provocare danni agli intestini.
La trombosi venosa mesenterica ha una varietà di cause. Molte delle malattie che portano a questa condizione causano gonfiore (infiammazione) dei tessuti che circondano le vene, tra cui:
- Appendicite;
- Cancro;
- Diverticolite;
- Malattia del fegato con cirrosi;
- Pancreatite.
I pazienti che hanno disturbi della coagulazione del sangue hanno un rischio più elevato di trombosi venosa mesenterica.
SINTOMI: I più comuni sono:
- Dolore addominale, che può peggiorare dopo aver mangiato e nel tempo;
- Diarrea;
- Vomito.
DIAGNOSI: Una tomografia computerizzata è il principale test per diagnosticare la trombosi venosa mesenterica. Altri test possono includere:
- Angiogramma (studiare il flusso di sangue verso l’intestino);
- Risonanza Magnetica;
- Ecografia dell’addome e delle vene mesenteriche.
TERAPIA: I fluidificanti del sangue (più comunemente l’eparina) vengono utilizzati per il trattamento della trombosi venosa mesenterica. In alcuni casi, la medicina può essere inviata direttamente nel coagulo per scioglierlo. Questa procedura viene chiamata trombolisi. A volte il coagulo viene rimosso con un tipo di intervento chirurgico chiamato trombectomia.
Se hanno i segni e sintomi della peritonite, di solito necessario un intervento chirurgico per rimuovere l’intestino. Dopo l’intervento chirurgico, potrebbe essere necessaria una ileostomia (apertura dal piccolo intestino in un sacchetto sulla pelle) o colostomia (apertura dal colon nella pelle).
PROGNOSI: Le possibilità di guarigione dipende dalla causa della trombosi. Un trattamento immediato può portare a un buon recupero. Possibili complicazioni possono essere ischemia intestinale e morte di una parte o tutto l’intestino a causa della scarsa irrorazione sanguigna.
Contattare un medico se avete episodi gravi o ripetuti di dolore addominale.
[Fonte: Ny Times]
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