Il bambino si ammala di più da quando frequenta l’asilo? Nessun problema, è naturale ed in qualche modo utile al preservare la sua salute. Può sembrare un controsenso ma quello che dicevano le nostre nonne sul “farsi gli anticorpi” è una verità riconosciuta anche dai pediatri.
Ed è proprio la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS)a sottolinearlo, che proprio in questi giorni sta spiegando come queste infezioni prese dal bimbo nel contatto con gli altri bambini si rivelino utili per un futuro senza particolari problemi.
Questo perché, spiega il presidente della SIPPS Giuseppe di Mauro, grazie a questo processo di contatto con virus e batteri in tal modo, il bambino, o meglio il suo organismo svilupperà una risposta immunitaria resistente e duratura nei confronti delle patologie autunnali ed invernali come l’influenza, note per mettere sotto scacco la salute di queste creature.
Spiega il pediatra:
I genitori devono farsi una ragione del perché i bambini si ammalano così frequentemente nei primi tempi di frequenza in una collettività infantile: l’immunità che i bambini acquisiscono li proteggerà dalle malattie nelle epoche successive
Ed aggiunge:
E’ come se l’organismo dovesse pagare un pegno all’inizio per poi costruirsi un corredo immunitario importante e necessario per il futuro. I pediatri queste cose le conoscono e non si stancano di dirle ai genitori, ma serve ribadirle più volte, anche attraverso i media e la stampa.
Non solo, il medico ha anche alcuni consigli per i genitori. Quando si tratta di malanni di tipo influenzale od esantematico (le malattie infettive per capirci, n.d.r.) la causa scatenante è rappresentata da un virus, non da un batterio, quindi l’utilizzo di antibiotici è totalmente inutile. Non solo, se possibile è bene rimanere lontani da farmaci, a meno che non si necessiti di utilizzare un antipiretico per abbassare la febbre.
Bisogna lasciare all’organismo, continuano dalla SIPPS la risposta migliore alla malattia, attraverso una buona alimentazione ed uno stile di vita soddisfacente. Soprattutto, la parola d’ordine è garantire al bambino una convalescenza all’aria aperta e senza una immissione rapida dello stesso in ambienti troppo affollati.
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Fonte: La Stampa