Sul rapporto tra tumore al cervello e onde elettromagnetiche se ne discute ormai da anni. In particolare si cerca di capire come cellulari e cordless siano in grado di aumentare l’incidenza di questa patologia. L’Organizzazione mondiale della Sanità li ha definiti potenzialmente pericolosi (nella stessa categoria dei cetrioli sottaceto, n.d.r.), ora una ricerca svedese ne “condanna l’utilizzo”.
Secondo i ricercatori della Università Hospital di Örebro e dell’Università di Umeå , utilizzare apparecchi come quelli sopracitati, che sfruttano le onde radio, aumenterebbe il rischio di sviluppare il cancro al cervello di almeno 5 volte rispetto al normale. I risultati, pubblicati sull’International Journal of Oncology, suggeriscono infatti che l’utilizzo di questi apparecchi incida sul rischio di sviluppo dell’ astrocitoma, una forma comune di tumore al cervello.
Dati allarmanti specialmente se l’utilizzo di questi dispositivi inizia nel corso dell’adolescenza. O per lo meno per più di 10 anni. Questo risultato è stato ottenuto mettendo a confronto il dato relativo all’uso di cordless e telefoni cellulari da parte di circa 1200 cittadini svedesi ai quali, tra il 1997 ed il 2003 era stato diagnosticato un tumore al cervello come quello sopra descritto.
I dati raccolti sono stati poi confrontati con gli omonimi di quelli di 2500 persone che non avevano sviluppato il tumore. L’analisi comparata degli stessi ha evidenziato come chi aveva iniziato ad utilizzare il cellulare prima dei venti anni di età aveva il 4,9% in più di rischio di sviluppare un tumore cerebrale, una percentuale scesa al 3,9% prendendo in considerazione i cordless.
Quale insegnamento trarre da questa ricerca? Forse quello di un utilizzo più consapevole di questi dispositivi. Si tratta di una analisi comparata, di una sorta di studio “statistico” e non relativo a sperimentazione. Non si può sostenere che la causa dei tumori sia effettivamente da riscontrare nelle onde derivanti dal cellulare e dal cordless. Resta però il fatto che limitarne l’utilizzo non risulterà di certo deleterio.
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