Genio e sregolatezza: non è una frase che si declama a caso. E se una volta poteva rappresentare un semplice commento, ad oggi sono molti gli studi che hanno dimostrato come un pizzico di “maniacalità” sia un fattore quasi onnipresente nello sviluppo della creatività. E le persone affette da disturbo bipolare manifestano una creatività superiore al resto della popolazione. Cerchiamo di capire insieme il perché di questo processo.
Secondo la maggior parte degli esperti, un ruolo molto importante è da attribuire agli stati maniacali che spesso si manifestano in un bisogno molto scarso di sonno, uno stato d’animo euforico ed un aumento di autostima, uniti, detto in maniera molto semplice ad un cervello che “pensa a tremila”. Sebbene sia molta la letteratura medica a tal riguardo, come sottolineano i professori Greg Murray e Sheri Johnson nel recente numero di Clinica Psychological Review, pur essendoci un collegamento palese tra le due cose, ancora non è stato possibile dimostrare l’assunto bipolarismo=creatività in maniera definitiva.
Il perché va ricercato in diversi fattori. Il primo è quello che gli studi per forza di cose riguardano al massimo piccoli gruppi e non campioni di tipo “epidemiologico”. Ci si muove infatti quasi sui singoli casi. E non per ultimo non bisogna dimenticare che il collegamento sembra essere tutt’altro che di tipo lineare visto che nei casi di maniacalità più grave la creatività non rientra nelle caratteristiche dei malati.
A breve si parlerà del tema presso la conferenza mondiale The future of Science , anche grazie alla professoressa Kay Redfield Jamison, titolare della cattedra di psichiatria presso la Johns Hopkins University School of Medicine di Baltimora, che per il momento si limita a commentare ( da un punto di vista interno per aver sofferto lei stessa di questo disturbo, n.d.r.):
Sono decenni, o veramente secoli che l’umore elevato è stato messo in relazione in qualche modo e sotto certe circostanze, alla creatività. Così è in realtà anche per altri aspetti, come il temperamento, il sottostante dono dell’immaginazione, la capacità di riflettere e di imparare dalle avversità. Poi la depressione può facilitare la riflessione, almeno fino a un certo punto.
Volete un esempio di bipolari creativi? Vincent Van Gogh ed Ernest Hemingway.
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Fonte: CPR