In tutte le cose deve esservi una misura. In un vecchio detto come questo, frutto della saggezza popolare è racchiuso il clou di ciò che i ricercatori dell’Università della Finlandia Orientale hanno scoperto sull’utilizzo di vitamine ed integratori alimentari: possono rivelarsi estremamente dannosi per la salute delle donne, soprattutto se non più giovanissime.
Pubblicato sulla rivista Archives of Internal Medicine lo studio conferma indirettamente, mettendo a confronto l’utilizzo di vitamine ed integratori con le percentuali di mortalità, come questi possano essere dannosi per la salute, soprattutto sul lungo periodo. La squadra di scienziati coordinati da Jaakko Mursu, è partito dall’assunto che in generale tali rimedi “naturali” vengono assunti dalle persone per prevenire il sorgere di eventuali patologie, in particolare quelli di tipo cronico, ma che quasi mai si conoscono gli effetti del loro consumo a lungo termine.
Prendendo a campione lo stato di salute di 39mila donne dello stato americano dell’Iowa, i ricercatori hanno messo in relazione, come già anticipato, il consumo di vitamine ed integratori con quelli che erano i dati relativi ai decessi. I dati, una volta elaborati, hanno evidenziato che nelle donne più avanti con l’età, l’uso abituale di vitamine e di integratori minerali può essere associato ad una maggiore incidenza di mortalità, soprattutto se uno degli integratori di ferro.
Discorso differente deve essere affrontato per calcio, il quale, da alcuni studi, viene al contrario associato ad un minor rischio di decesso.
Una volta appresi i risultati dello studio, i diversi interlocutori interessati hanno fatto sentire la propria voce. L’Aiipa, l’Associazione italiana industrie prodotti alimentari non è stata da meno. Ha infatti tenuto a sottolineare come gli integratori alimentari acquistati presso” i canali autorizzati” e consumati nelle “dosi consigliate” siano efficaci e non pericolosi per la salute. Soprattutto visto che nel nostro paese, a differenza di altri tra i quali figurano anche gli Stati Uniti, i dosaggi consentiti per vitamine e integratori minerali sono decisamente inferiori rispetto alla media e corrispondenti alla dose giornaliera raccomandata.
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Fonte: AIM