Anche d’inverno ci si può scottare al sole. Se siete tra i fortunati che festeggiano il Natale in montagna, non dimenticate di mettere in valigia una bella crema abbronzante. A dispetto di quello che si può credere, ad alta quota i raggi solari raggiungono prima l’epidermide, ragion per cui è necessario intensificare la protezione.
Perché il sole in montagna abbronza di più
Quando si sale di quota l’atmosfera, che funge da barriera contro le radiazioni solari, si assottiglia. Inoltre, il riflesso della neve accentua l’intensità dei raggi solari, anche fino all’80%. Per questi motivi è più facile abbronzarsi in montagna che al mare, nonostante la minore percezione del calore sul nostro corpo ci dà l’impressione di essere al riparo da scottature. In realtà, già a 500 metri di altezza le radiazioni solari sono più intense di quando siamo al mare. Questo, chiaramente, non significa che l’abbronzatura duri più a lungo.
Regole per proteggersi dal sole
- Usate prodotti con fattore di protezione doppio rispetto a quello che usereste in spiaggia, in montagna, come abbiano detto poc’anzi, i raggi solari sono più “aggressivi”. Applicate la crema generosamente sulle zone di pelle esposte e rinnovate almeno ogni 2 ore.
- Usate la crema abbronzante anche quando non c’è il sole, la nebbia e le nuvole, infatti, non proteggono dai raggi UV.
- Proteggete le labbra con uno stick con filtro superiore a 20 SPF e arricchito di vitamine.
- Munitevi di occhiali da sole e controllate sempre che le lenti abbiano il sigillo d’approvazione (almeno livello 3) per la protezione dai raggi UV.
- Proteggete le orecchie e il naso con creme oleose, si tratta, infatti, di zone molto sensibili al vento e al freddo, oltre che al sole.
- Usate il doposole o la crema idratante alla sera. Il passaggio dal freddo al caldo e viceversa, infatti, disidratano la pelle. Per ristabilire l’equilibrio idrico naturale scegliete una formula ricca di agenti idratanti e vitamina E, che neutralizza i radicali liberi.
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