Sugli scaffali delle farmacie è in arrivo anche in Italia un nuovo farmaco per la cura dei sintomi della schizofrenia. Si tratta del Paliperidone palmitato, un antipsicotico ora nella nuova formulazione iniettabile a rilascio prolungato, che ha ottenuto l’autorizzazione dall’EMA e dell’FDA per essere commercializzato anche nel nostro Paese.
La schizofrenia è una malattia psichiatrica devastante, che mina profondamente la capacità di chi ne soffre di instaurare delle relazioni “normali” con gli altri e di comportarsi in modo adeguato all’interno della società. La patologia, infatti, è caratterizzata dalla presenza di allucinazioni, stati deliranti, appiattimento affettivo, e comporta non soltanto una disabilità per il soggetto che ne è coinvolto direttamente, ma anche un carico non indifferente per le famiglie dei pazienti e per i servizi assistenziali.
Secondo le stime dell’OMS, la schizofrenia colpisce l’1% della popolazione mondiale, e colpisce in egual misura donne e uomini fino all’età di 60 anni. La disabilità mentale, come detto poc’anzi, grava sulle famiglie, ma anche sulle casso dello Stato, poiché comporta un costo economico notevole, sia per quanto riguarda i costi diretti come le cure mediche, l’ospedalizzazione, ecc., che indiretti.
Dalla schizofrenia non si può guarire, tuttavia può essere controllata efficacemente con il supporto di farmaci antipsicotici. Oggi, fortunatamente, sono stati sviluppati molti trattamenti che assicurano un’alta percentuale di successo e con effetti collaterali minori rispetto ai medicinali tradizionali, tuttavia l’aderenza alla terapia da parte del paziente resta ancora uno scoglio.
Solo 1/3 dei pazienti, infatti, è pienamente aderente al piano terapeutico previsto, condizione che genera riacutizzazioni della malattia e ripetute ospedalizzazioni. Come ha spiegato Bruno Azzolini, Business Unit Director Janssen Italia:
La prevenzione delle ricadute è uno dei principali obiettivi del trattamento della schizofrenia. I pazienti che non rispettano le indicazioni fornite dal medico sono fino a 5 volte più esposti al rischio di ricadute rispetto a quelli che seguono correttamente lo schema terapeutico. Gli antipsicotici iniettabili a rilascio prolungato come paliperidone palmitato possono aiutare i malati in tal senso. Questi presidi, infatti, a parità di efficacia terapeutica rispetto alle corrispondenti forme orali, consentono un controllo più puntuale dell’aderenza alla terapia, riducendo contestualmente il rischio e la frequenza delle ricadute. Questo è fondamentale non solo per contenere i costi associati alle ricadute, ma anche per migliorare il funzionamento sociale e la qualità di vita dei pazienti stessi.
L’antipsicotico commercializzato dalla Janssen, azienda farmaceutica del Gruppo Johnson & Johnson, è iniettabile ed è a rilascio prolungato, inoltre, prevede una sola somministrazione mensile. La sua efficacia è stata ampiamente documentata, ed offre un nuovo approccio alla cura della schizofrenia.
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