Una miocardite: questa sembra essere stata la causa della morte del giovane calciatore Piermario Morosini. E’ ciò che sembra emergere dai primi dati dell‘autopsia, nel corso del quale è stata rilevata un’area cicatriziale nella zona del ventricolo sinistro. Si aspettano ulteriori approfondimenti istologici, ma l’ipotesi sembra essere molto plausibile, anche in relazione alle modalità con cui è avvenuto il decesso del calciatore. Una lesione di questo tipo infatti è compatibile con aritmia e conseguente fibrillazione atriale. Di fatto è come se nel cuore di Morosini, fosse stato bloccato il flusso di corrente elettrica, un corto circuito che è arrivato a fermarne il vitale battito. Ma cos’è una miocardite? E non poteva essere individuata precedentemente?
Cos’è la miocardite
La miocardite è una infiammazione del muscolo cardiaco. E’ una condizione rara, ma molto pericolosa provocata da un’infezione provocata da virus, batteri o infezioni fungine che raggiungono il cuore. Numerosi gli agenti infettivi e tra questi ne troviamo anche di comuni: coxsackie, citomegalovirus, parvovirus, epatite C, Hiv, clamidia, streptococco, candida, schistosomiasi, ecc. Tra le altre cause di miocardite troviamo la reazione allergica ad alcuni medicinali o ad altre sostanze oltre che malattie che provocano un’infiammazione a tutti gli organi del corpo, come l’artrite reumatoide. Questi ultimi due fattori, almeno nel caso di Morosini sembrano necessariamente esclusi dati i controlli medici a cui il calciatore era sottoposto di routine, mentre invece sembra essere accreditata l’ipotesi di un’infezione: questa si può essere sviluppata rapidamente dopo l’ultimo controllo sanitario, come avevamo ipotizzato anche noi di Medicinalive quando avevamo riflettuto sul caso ddel decesso di Morosini e della pallavolista Gomez.
I sintomi della miocardite
Raramente appaiono sintomi riconducibili alla miocardite, soprattutto perché laddove si manifestano, sono i medesimi di una qualunque delle infezioni che l’ha provocata: febbre, spossatezza dolori muscolari (compreso il toracico), gonfiore e dolore alle articolazioni, ecc.
Si può prevenire la miocardite?
L’unico modo per prevenire questa patologia è curare precocemente la causa che può provocarla ed essendo spesso asintomatica ed aspecifica, soprattutto nelle prime fasi, quando la si individua il dannoal cuore è già stato provocato. Può essere tenuto sotto controllo con farmaci specifici o procedendo con l’impianto di un pacemaker o un defibrillatore-cardiaco. Con il giovane Piermario non c’è stato tempo.
La diagnosi di miocardite
Uno specialista in base ad un esame fisico, ad una visita, laddove rilevi la presenza di anomalie cardiache (tachicardia, rumori particolari all’auscultazione del torace, e gonfiore alle gambe, sinonimo di cattiva circolazione), può e deve sospettare una miocardite, diagnosticabile con certezza attraverso alcuni test specifici, che vanno da un semplice ecocardiogramma alla biopsia cardiaca (endomiocardia). Qualcuno ha sbagliato nel caso del calciatore? Si saprà presto, soprattutto dopo la conferma di questa ipotesi di causa per il suo decesso.