La depressione sembra possa dipendere anche dal calo di testosterone. E’ quanto emerso durante il Convegno per i 30 anni della prima cattedra di andrologia accademica, che si è tenuto proprio in questi giorni a Roma, presso l’Auditorium del Policlinico Umberto I. In Italia, il 5,9% degli uomini soffre di depressione, tuttavia, secondo gli specialisti, il problema è ampiamente sottovalutato.
Tra i primi effetti della riduzione del testosterone, infatti, il primo a subire una brusca battuta d’arresto è proprio l’umore. Con l’avanzare dell’età, inoltre, compaiono i classici sintomi cognitivi, dalla diminuzione della memoria visiva sino alla difficoltà di ricordare nomi e luoghi.
Del resto, i nuovi effetti antidepressivi del testosterone sono stati anche recentemente studiati. L’ormone sessuale maschile, infatti, sembra avere un ruolo sul sistema limbico, e in particolar modo sull’amigdala, un’area del cervello, grande come una mandorla, da sempre ritenuta il centro delle emozioni. Non è un caso, infatti, che l’amigdala sia il target principale delle cure contro la depressione, come è stato anche dimostrato nel corso di numerose ricerche di neuro-imaging.
Come ha spiegato Andrea Lenzi, ordinario di endocrinologia e direttore della sezione di Fisiopatologia Medica ed Endocrinologia all’Università di Roma Sapienza:
Di depressione maschile si parla poco ma il problema è comune soprattutto negli uomini dai 55-60 anni di età. Se ne parla inoltre solo dal punto di vista psichiatrico ma è anche un problema endocrino legato al calo della produzione di testosterone che avviene progressivamente con l’invecchiamento.
Quando si parla di depressione, in effetti, l’attenzione è tutta sposata sul sesso femminile, che i dati statistici confermano essere la componente della popolazione più a rischio, tuttavia anche gli uomini possono sviluppare questa patologia dell’umore e non sempre le cause sono di natura piscologica.
Inoltre, come precisa Emmanuele A. Jannini, Coordinatore del corso di laurea in sessuologia all’università degli Studi dell’Aquila e segretario generale della società italiana di endocrinologia, a volte è sufficiente un dosaggio del tasso di testosterone nel sangue per evitare anni e anni di psicofarmaci.
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