Un uomo, a causa dei popcorn, si è ammalato di bronchiolite obliterante, una rara patologia che colpisce i polmoni e causata da infezioni batteriche, virali e parassitarie, ma anche dall’assunzione di alcuni farmaci e dall’inalazione di sostanze tossiche, ed è proprio questo il caso di Wayne Watson, a cui un produttore di popcorn dovrà risarcire circa 5,5 milioni di euro.
L’uomo ha fatto causa alla ditta che produce i popcorn lamentandosi di aver contratto, a causa dei chicchi di mais, la bronchiolite obliterante. Si ritiene, infatti, che le sostanze utilizzate per dare sapore al burro artificiale utilizzato in alcuni prodotti alimentari, tra cui i popcorn, siano tra le cause responsabili di questa rara malattia polmonare, in alcuni casi mortale, che non a caso colpisce i lavoratori di questo settore.
L’ingrediente incriminato è il diacetile, una sostanza chimica la cui pericolosità è nota già da diverso tempo in realtà, presente nella produzione dell’aroma artificiale del burro, molto usata per fare i popcorn, ma anche i biscotti, i prodotti da forno, snack, dolciumi, confetture, birra, ecc. Il diacetile può ridurre la capacità respiratoria fino al 25%, causando tosse, dolori bronchiali e in alcuni casi può portare anche alla morte.
La bronchiolite obliterante distrugge i bronchioli (una parta dell’apparato respiratorio alla fine dell’albero bronchiale), e non è una malattia curabile, se non con il trapianto polmonare. La correlazione tra la malattia e il diacetile è stata dimostrata in numerose ricerche, l’ultima, in ordine di apparizione, è stata quella pubblicata sulla rivista on line Chemical Research in Toxicology, dove per altro si paventa l’ipotesi di un legame con l’insorgenza dell’Alzheimer.
Secondo Robert Vince, direttore della University of Minnesota Center for Drug Design, che ha condotto lo studio, il diacetile aggraverebbe gli effetti tossici della proteina beta-amieloide, legata appunto al morbo di Alzheimer. Una ragione in più per evitare non soltanto i popcorn per microonde, ma tutti i prodotti preconfezionati.
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