L’acne rosacea è un disturbo della pelle, che si manifesta con arrossamento diffuso sul naso e sulle guance. Il rossore cosiddetto “a farfalla” di solito è accompagnato da seborrea e formazione di piccole pustole del tutto simili a quelle dell’acne. Le cause esatte di questa patologia non sono ancora del tutto note, tuttavia sembra che le disfunzioni ormonali, gli stress emotivi, gli eccessi alimentari e i problemi digestivi giochino un ruolo determinante.
Studi recenti, infatti, hanno dimostrato come l’assunzione di alcol o bevande eccitanti come caffè o tè, e un’alimentazione che privilegia il consumo di alcuni cibi possano determinare un notevole arrossamento della pelle, soprattutto nelle persone predisposte all’acne rosacea. Questo disturbo della pelle è piuttosto frequente e colpisce prevalentemente le donne tra i 30 e i 50 anni. Nel tempo può complicarsi con infiammazione degli occhi (congiuntivite, blefarite, ecc.), che possono compromettere la vista. Nei casi più gravi, in particolar modo negli uomini, si può verificare un aumento di volume del naso (rinofima).
Tra i fattori scatenanti dell’acne rosacea di tipo alimentare ci sono:
- Cibi piccanti e caldi
- Cioccolato
- Tè e caffè
- Bevande alcoliche (vino, birra, liquori, ecc.)
- Prodotti caseari (compreso lo yogurt e la panna acida)
- Alimenti lievitati (pane, biscotti, pizza, ecc)
- Salsa di soia
- Spinaci
- Melanzane
- Fagioli
- Piselli
- Pomodori
- Agrumi
- Avocado
- Banane
- Prugne rosse
- Uva
- Fichi
Via libera, invece, ai cibi poco complessi come le patate bollite, il riso, la carne bianca, il pesce in umido o lesso, brodo vegetale e centrifugati di verdure.
Non dimentichiamo che un altro fattore importante per la comparsa dell’acne rosacea è il batterio Helicobacter pylori, tale germe, infatti, può portare alla liberazione di ossido nitrico, un potente vasodilatatore, provocando un’infezione allo stomaco. Anche l’esposizione al sole, gli sbalzi di temperatura, l’eccessivo sforzo fisico, il caldo e lo stress emotivo possono innescare questo disturbo della pelle.
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