Un algoritmo capace di verificare le possibilità di comparsa di leucemia in una delle sue forme più gravi ed un’app per diagnosticarla: ecco cosa è stata in grado di creare Brittany Wenger, una studentessa diciottenne americana. Un’invenzione che potrebbe aiutare davvero i medici nella diagnosi della malattia nella sua forma mieloide e linfoide.
Non è la prima volta che la ragazza, studentessa del college di Sarasota, applica le sue conoscenze tecnologiche alla medicina. La giovane ha già vinto in passato la Google Science Fair per aver costruito un’app utile ai medici per mappare il DNA dei pazienti al fine di diagnosticare con più facilità e precisione il tumore al seno, patologia di cui soffriva una sua cugina. Ora per lei è arrivata l’invenzione di una rete neurale costruita su Cloud volta ad individuare i profili genetici affetti da leucemia mieloide e lifoide (molto diffusa tra i bambini, N.d.R.) o che potrebbero avere maggiori possibilità di svilupparla a causa della presenza di particolari geni.
Con la sua app in pratica Brittany ha trovato modo di “insegnare” al computer come diagnosticare la leucemia, mettendo a punto un sistema in grado di supportare efficacemente i medici nell’aiuto ai malati. Il sogno della giovane, che tanto ha già fatto nonostante la sua tenera età, è quello di diventare un oncologo per aiutare la gente. Incredibilmente, in meno di un anno Brittany Wenger ha messo a punto due strumenti diagnostici utilissimi per combattere il cancro al seno e la leucemia. E pensare che tutto è nato dopo che la ragazza ha seguito un corso sul “pensiero futuristico” ed ha sviluppato interesse per l’intelligenza artificiale. Mai insegnamento fu più prolifico, visto i risultati. Quando le è stato chiesto il perché di tutto ciò, la ragazza ha risposto con semplicità:
La cosa più avvincente della scienza è che puoi rispondere a delle domande e puoi rivoluzionare il mondo e le conoscenze.
Come darle torto?
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