Niente più fumo nelle scuole. Divieto in assoluto per tutti. E non solo, sarà perseguibile anche chi fuma in auto in presenza di donne in stato di gravidanza o minori. E’ una vera e propria stretta sulle sigarette ed i loro consumatori quella che sta preparando il ministro della Salute Beatrice Lorenzin.
Attenzione, questo divieto vale anche per le sigarette elettroniche, viste quasi come una panacea per combattere la dipendenza da nicotina. Ben presto, se il disegno di legge di Beatrice Lorenzin verrà presentato al Consiglio dei Ministri, potremmo ben presto trovarci davanti ad un inasprimento della legge anti-fumo del 2003 grazie all’introduzione di un nuovo comma denominato “norme per corretti stili di vita”. Per ciò che concerne il fumo nelle scuole, ogni istituto fino ad adesso si regolava in maniera autonoma, decidendo da solo se vietare o permettere, anche se diversi studi in passato hanno promosso la totale astinenza degli insegnanti come valido esempio nel tenere lontani gli adolescenti dal tabacco.
Ora tutte le scuole dovranno adeguarsi e con esse i lavoratori al suo interno. Non sarà più permesso fumare all’interno dei bagni o del cortile dell’istituto scolastico sia per i minori che per gli adulti. Una mossa aspettata, comprensibile e giustificabile senza dubbio, ma in qualche modo forse non condotta nel modo giusto. Sebbene sia fuori da ogni dubbio che la nicotina ed il fumo rappresentino un pericolo per la salute, c’è da chiedersi se una legge di questo tipo, che si propone di “entrare” anche in uno spazio personale come quello dell’automobile, sia davvero efficace nella prevenzione delle patologie derivanti dal fumo di sigaretta o non rappresenti qualcosa vissuto dai cittadini come “cappio” delle proprie libertà personali, in un contesto come quello della sanità pubblica italiana dove le cose non funzionano affatto come dovrebbero.
Voi cosa ne pensate, lo ritenete utile? Ma soprattutto, pensiate sia giusto il metodo scelto, comprensivo anche delle sigarette elettroniche? Se volesse davvero combattere il fumo,lo stato italiano non dovrebbe prima di tutto smettere di venderle?
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