Il varicocele è una patologia coinvolgente il circuito sanguigno venoso dello scroto. Essa può essere di diverse gradazioni, alle quali corrispondono una diversa sintomatologia e soprattutto diverse conseguenze. Scopriamone di più insieme, parlando anche di sterilità.
Varicocele di 3° grado, sinonimo di sterilità?
Il varicocele di 3° grado molto spesso tende ad essere correlato ad un discorso di sterilità. Questo accade perché non di rado infatti, se non sono presenti sintomi particolarmente evidenti, gli uomini vengono a scoprire di questa condizione quando gli sforzi di coppia per generare un bambino non vanno a buon fine.
Sono le visite specialistiche effettuate di norma dopo un anno di tentativi di concepimento andati a vuoto a portare alla luce il problema del varicocele. Quando quest’ultimo è di terzo grado di solito è mette in pericolo la fertilità dell’uomo a causa della pressione che la vena, ingrandita, applica sopra al testicolo, danneggiandone le funzioni. Non si tratta di una patologia da sottovalutare, soprattutto se si tiene a dare vita ad un bambino. Gli spermatozoi sono le prime vittime di questa patologia, attraverso modificazioni del loro DNA, scarsa mobilità, la produzione in un numero insufficiente. Uno spermiogramma ed un esame del liquido seminale completo sono in grado di dare una panoramica esaustiva dei danni che un varicocele di 3° grado può causare e che non devono per nessun motivo essere sottovalutati, lo ripetiamo.
Varicocele di 3° grado, i sintomi
Parlando di sintomi, il varicocele di 3° grado è senza dubbio quello che rispetto ai due precedenti gradi della malattia presenza maggiori manifestazioni fisiche. Anche in questo caso può rivelarsi asintomatico in alcuni casi, come il varicocele di 2° grado e quello di primo, ma con molta più facilità, chi ne è affetto potrà notare una sensazione di pesantezza e del dolore nell’area dello scroto, in particolare in corrispondenza del testicolo sinistro, quello maggiormente più colpito a livello statistico a causa della conformazione dei vasi sanguigni della zona. I sintomi sono più presenti quando si esegue dell’attività fisica o si sta a lungo in posizione eretta. Quando il varicocele è di terzo grado, non solo al tatto è possibile rilevare la vena ingrandita ma è l’ipertrofia è visibile ad occhio nudo.
Varicocele di 3° grado, l’operazione
E’ inutile dire che in caso di varicocele di 3° grado l’operazione è consigliata in pratica in ogni caso, soprattutto se si vuole avere la possibilità di veder ripristinato uno stato di fertilità. Questo disturbo colpisce con particolare veemenza le fasce più giovani, quelle che potrebbero avere il desiderio di procreare. Se la diagnosi avviene tra l’adolescenza ed i 25 anni di età di solito si tende ad operare immediatamente, attraverso una delle diverse tecniche utilizzate di protocollo, più o meno invasive. La loro scelta è lasciata al medico specialista curante in base alla gravità della situazione. Chiedete quindi sempre spiegazioni al vostro andrologo in base alla tipologia di intervento e fate in modo tale di seguire le sue istruzioni alla lettera, soprattutto per ciò che concerne i tempi di convalescenza. Ricominciare ad avere rapporti sessuali, se non è passato il giusto tempo, potrebbe essere molto doloroso e poi scatenare una reazione psicologica avversa in alcuni casi.
Varicocele di 3° grado, attenzione ai forum
Vogliamo darvi un consiglio. Molti uomini per comprendere qualcosa di più del varicocele di 3° si affidano alle informazioni che trovano nei forum più o meno specializzati. Confrontare le proprie esperienze con altre persone sofferenti di questo disturbo non è un male, fino a che il parere di una persona inesperta non si sostituisce a quella del medico. Se avete la possibilità di scrivere ad esperti in grado di darvi informazioni corrette in base ai dati che mostrate loro, nulla di male. Saranno loro stessi ad indicarvi come e in che modo contattare specialisti vicino a voi.
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