Il caldo aumenta il pericolo di problemi di salute per le persone affette da allergia ai pollini. Il crescere delle temperature porta questi agenti patogeni infatti a decuplicare la loro presenza nell’aria, affaticando ulteriormente il sistema immunitario delle persone.
I pollini, con i loro minuscoli grani stimolano la risposta avversa dell’organismo, causando i sintomi che noi tutti conosciamo. Una ricerca condotta di recente ha sottolineato come un semplice mezzo grado di temperatura in più porti ad aumentare la loro presenza da 10 a 100 volte rispetto alla media. E’ per questo motivo che l’ allergia ai pollini con la primavera si fa più presente e pressante sulla salute delle persone. Un fattore questo riscontrabile anche in caso di allergia agli acari della polvere.
Basta osservare l’andamento delle allergie nel corso dell’estate: maggiore è la durata delle alte temperature, più lunghi saranno i periodi “pericolosi” per le persone che soffrono di questo problema. Lo ricordiamo, i principali sintomi delle allergie sono rinite, asma ed eczema. Quasi tutti gli agenti patogeni in grado di sviluppare delle reazioni allergiche nelle persone sono sensibili ai cambi di clima e la reazione stessa dei pazienti con le temperature più alte e la maggiore umidità dimostra quanto la bella stagione possa influire sugli stessi peggiorandone drasticamente la sintomatologia.
Come spiegano gli esperti, riunitisi in questi giorni a Bologna per il 28° Congresso Nazionale della SIAAIC, Società Italiana Allergologia, Asma ed Immunologia Clinica, per ciò che concerne l’Italia non vi sono ancora delle stime ben precise a livello statistico dell’impatto, sebbene siano in preparazione. Basando però le proiezioni sui dati relativi all’aumento delle crisi di asma allergica prima di un temporale e con il rialzarsi della temperatura, si può senza paura di sbagliare asserire che sono almeno due milioni le persone che vedono peggiore le proprie condizioni di salute a causa dell’allergia ai pollini ogni volta che avviene un cambiamento climatico.
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