L’allergia ai pollini del cipresso, tipica del centro Italia e della Capitale in particolare, sta dando filo da torcere, soprattutto agli adolescenti. A rivelarlo, gli esperti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, che si trova in una delle aree dove questo tipo di allergia è maggiormente diffuso. La scoperta del cipresso come fonte allergenica è piuttosto recente dal punto di vista epidemiologico, e se fino a 10 anni fa se ne sentiva parlare molto di rado, oggi interessa quasi il 10% della popolazione.
Allergia ai pollini del cipresso: sintomi
Tra i sintomi dell’allergia ai pollini del cipresso troviamo:
- Congiuntivite
- Rinite
- Asma
- Dermatite
Una ricerca condotta di recente ha dimostrato come il polline del cipresso sia in grado di mantenere la sua attività allergica per anni dopo la sua raccolta. Questo, significa che piccole quantità di polline possono persistere in angoli poco frequentati di case, uffici ed edifici per un lungo periodo di tempo. Un dato che spiegherebbe la persistenza dei sintomi dell’allergia anche al di fuori della stagione di pollinazione.
Allergia ai pollini del cipresso: periodo
Il periodo di pollinazione è variabile da specie a specie, anche se il più diffuso in Italia (Cupressus sempervirens) pollina da gennaio a marzo, qualche volta fino ad aprile. In alcune zone del nostro Paese, poi, soprattutto nel sud Italia e nell’area del Mediterraneo, la pollinosi da cipresso può iniziare già a novembre e protrarsi sino a giugno.
Allergia ai pollini del cipresso: terapia
Come ha spiegato Giovanni Fiocchi, Responsabile di Allergologia all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù:
Se i sintomi sono quelli tipici delle pollinosi, anche le terapie sono le stesse. In caso di rinite acuta si ricorre agli antistaminici e al cortisone spray; per placare la tosse si possono utilizzare i broncodilatatori, mentre per i casi più complessi e per prevenire manifestazioni asmatiche – ma si tratta di casi eccezionali -, è possibile intervenire con cicli di corticosteroidi o con farmaci ancora più importanti. Per la congiuntivite bisogna ricorrere a tutte le armi a disposizione, dal collirio antistaminico sino a cicli brevissimi di pomate cortisoniche.
Via| Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
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Buongiorno,
avete omesso una parte della risposta del dottor Fiocchi (che tra l’altro si chiama Alessandro e non Giovanni).
Oltre agli antistaminici, cortisonici, ecc… esiste l’immunoterapia specifica (vaccino antiallergico), l’unico trattamento che agisce sulla causa dell’allergia e che ferma il percorso della marcia allergica.
Conosco persone che l’hanno fatto ma non hanno risolto.
Salve,
Il dottor Fiocchi, che come si legge nel CS dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù, si chiama Alessandro Giovanni Fiocchi, quindi abbiamo ragione entrambi 🙂
La ringrazio per l’integrazione, che effettivamente mi è sfuggita. I vaccini, infatti, sono il modo migliore per contrastare le allergie, compresi quelli omeopatici.