Se l’alito cattivo è il tuo problema, da oggi potrebbe non esserlo più grazie ad un servizio anonimo, che ti toglie dall’impaccio. Si chiama “SOS alito cattivo” ed è stato messo a punto dall’ABHA – Associazione Brasiliana di alitosi. Per segnalare il disturbo a chi ne soffre, si può scegliere la tradizionale lettera o una più veloce email, chiaramente in forma anonima.
Il servizio vuole essere di supporto a tutti coloro che soffrono di alitosi, spesso inevitabile motivo di imbarazzo nella vita relazionale. Nel 90% dei casi, tuttavia, il problema riguarda l‘igiene del cavo orale, dalle carie alle parodontiti e solo in piccola percentuale il disturbo è da imputare a patologie gastriche o intestinali. Chiaramente, prima di avanzare una qualsiasi ipotesi a riguardo, è bene sentire il parere di uno specialista.
Per quanto l’alito cattivo sia un problema piuttosto diffuso, tanto che metà della popolazione mondiale ne soffre occasionalmente o in maniera cronica, spesso chi ne è affetto sia anche inconsapevole perché incapace di percepire la sgradevolezza del proprio alito. Gli studiosi, infatti, definiscono questa situazione come il “paradosso dell’alito cattivo”.
Come spiega Marcos Moura, presidente dell’ABHA:
Il nostro servizio vuole spingere i destinatari delle segnalazioni a fare un controllo dal medico o dal dentista.
Inoltre, gli esperti inviano anche consigli pratici per una corretta igiene orale: lavare i denti dopo ogni pasto, utilizzare filo interdentale e scovolini, spazzolare regolarmente anche la lingua (o usare l’apposito strumento) e, importante, mantenere ben idratata la mucosa orale. Il sistema sembra funzionare, infatti, alle circa 100 segnalazioni di alito cattivo inviate ogni mese dall’associazione, non ha fatto seguito alcun reclamo, almeno fino ad oggi.
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Fonte: ABHA