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Le narici sono in competizione tra di loro

Quando due profumi diversi arrivano al naso, le narici, a turno, fiutano gli odori. A spiegarlo è un nuovo studio effettuato su 12 volontari, a cui venivano sottoposti dei campioni di odori contenuti in due bottiglie. Una bottiglia conteneva alcool feniletilico, che profuma come una rosa, e l’altra aveva n-butanolo, che profuma come un pennarello.

Le bottiglie sono state dotate di aspiratori in modo che i volontari potevano annusare entrambi i profumi contemporaneamente, attraverso ogni narice. Durante i 20 tentativi, tutti i 12 partecipanti hanno sperimentato il passaggio dall’odore più cattivo a quello più forte, mentre a volte un partecipante si tratteneva più su un odore, a volte sull’altro. Alcuni esperti passavano più frequentemente e drasticamente rispetto agli altri, ma non c’era un modello prevedibile del passaggio attraverso l’intero gruppo di volontari o all’interno di singoli individui.

Un membro del team di studio, Denise Chen, della Rice University di Houston, ha detto che questa rivalità  tra le narici ricorda la rivalità che si verifica tra le altre coppie di organi sensoriali. Ad esempio, quando gli occhi contemporaneamente guardano due immagini differenti, una per ogni occhio, le due immagini vengono percepite in alternanza, una alla volta.

Così i partecipanti allo studio sono stati in grado di percepire un’illusione “olfattiva”, ha spiegato Chen.

Invece di percepire una miscela costante di due odori, essi percepiscono uno degli odori, seguito dall’altro, in maniera alternata, come se le narici fossero in competizione una con l’altra. Sebbene entrambi i profumi siano ugualmente presenti, il cervello si occupa prevalentemente di una di loro per volta.

Questa rivalità comporta adeguamenti ai neuroni sensoriali del cervello, ha concluso Chen. Studi futuri potrebbero insegnarci di più su quanto le nostre narici in realtà rilevano gli odori e di come il nostro cervello processa le informazioni. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Current Biology.

[Fonte: Livescience]