Arriva dall’Inghilterra l’incredibile storia della bimba nata prematura salvata dal solletico ai piedi.
Quando Emma, questo il nome della piccola, che oggi ha un anno e sta bene, venne al mondo alla venticinquesima settimana di gestazione pesava soltanto 500 grammi e le continue crisi respiratorie (anche dodici in un giorno) cui andava incontro facevano temere il peggio, nonostante avesse già subito un intervento al cuore che l’aveva sottratta alla morte.
Il suo corpicino infatti era talmente fragile da non riuscire a respirare correttamente.
Quando è nata entrava nel palmo di una mano. La sua testa era piccola come una prugna, e la sua pelle era così sottile che riuscivamo a scorgere ogni venatura. Io e mio marito la guardavamo dal vetro della sala di terapia intensiva e speravamo che riuscisse a sopravvivere.
Così racconta la mamma della piccola, la ventinovenne Angela Young, al quotidiano britannico Daily Mail.
Finchè un giorno accade il miracolo: durante l’ennesima crisi un’infermiera comincia a solleticare i minuscoli piedini di Emma, che torna immediatamente a respirare. Da quel momento la “terapia del solletico” comincia ad essere impiegata sistematicamente ogni volta che il respiro della bimba si ferma e puntualmente questo riparte.
Grazie al solletico Emma Young è una bambina sana e felice, e ha già raggiunto il peso e altezza medi di ogni altro bimbo della sua età. Ma non solo, sembra anche che la piccola sia sempre di buon umore e abbia riempito la vita dei suoi fortunati genitori con un mare di allegre risate. Anche questo merito del solletico?