Quando si parla di tosse, che sia secca o grassa, mai fare di testa propria, specialmente se il cervello suggerisce di iniziare cure estemporanee a base di sciroppi e sedativi. Le terapie fai da te non possono essere contemplate nel carnet delle opzioni, specialmente se si vuole combattere questo disturbo in maniera corretta. Non bisogna sottovalutarla, ma nemmeno curarla in modo sbagliato.
Partiamo dalle origini, ricordando cosa rappresenta tecnicamente la tosse. Questa è un “riflesso di difesa” del nostro organismo per rimuovere in modo deciso e forte degli elementi irritanti che possono trovarsi nelle nostre vie aeree. Quasi sempre si tratta di una conseguenza che occorre nei mesi freddi per via di infezioni di tipo virale. Come spiegano gli esperti, se si parla di un episodio occasionale e quindi di tosse acuta, non ci si deve preoccupare: passa da sola o grazie ai comuni farmaci anti-tosse che debbono essere assunti solo dopo consultazione medica o con il farmacista.
La tosse può rappresentare in alcuni casi anche la spia di alcune patologie di forte caratura: abbiamo il reflusso gastroesofageo, la BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva, n.d.r.). E se cronica, può essere diretta emanazione di un prolungato approccio al vizio del fumo.
In caso di cronicità della tosse ci si deve preoccupare se passa da secca a grassa o l’opposto: in quel caso è opportuno effettuare dei controlli. Potrebbe infatti rappresentare un sintomo del cancro al polmone. Tornando alle terapie fai da te ed alla loro pericolosità, diamo la parola a chi della materia se ne intende, ovvero al dottore Giorgio W. Canonica dell’Università di Genova:
Al primo accenno di tosse non è necessario partire in quarta con i tanto diffusi sciroppi, spesso usati con troppa superficialità, aumentando così il rischio di effetti indesiderati. I sedativi della tosse, per esempio, se non utilizzati in modo corretto possono inibire il riflesso della tosse, facilitando il ristagno delle secrezioni nei bronchi con il risultato di aumentare il rischio che si infettino. Piuttosto, se l’episodio non si risolve nel giro di pochi giorni, meglio consultare il medico per capirne la causa e quindi intervenire alla radice.
Attenzione quindi: prima di assumere medicinali, per quanto non necessitino di ricetta medica, rivolgetevi al vostro medico di famiglia.
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Fonte: Corriere della Sera