Grazie all’ausilio delle innovazioni in materia elettronica, associazioni specifiche dedicate ai disabili ed enti statali e parastatali tentando, ove possibile di abbattere le barriere che in molti campo attorniano i disabili. Ultimo progetto in ordine di tempo in tal senso, e presentato ieri, è Bibliovox, una iniziativa che punta ad abbattere l’impossibilità di ipovedenti ed anziani di “leggere”.
Quando si vive in una condizione di cecità, sono due le soluzioni che si hanno per non sentirsi tagliati dal mondo a livello letterario: la prima è imparare a leggere in braille, la seconda è quella di affidarsi ad un audiolibro. Quest’ultima soluzione è teoricamente la più semplice se nonché spesso e volentieri le biblioteche appaiono carenti da questo punto di vista.
E’ proprio in questo contesto che Bibliovox si inserisce, mettendo a disposizione 50 lettori mp3 ad altrettante persone affette da disabilità visiva ed anziani, presso le 35 biblioteche del sistema bibliotecario “Valle dei Mulini”, nel varesotto. Si tratta di una iniziativa locale che se ampliata su larga scala in tutto il territorio nazionale potrebbe davvero, nel suo piccolo, fare la differenza per molte persone.
Grazie a questa iniziativa, coloro “eleggibili” al servizio potranno ascoltare i testi a loro graditi letti da volontari in formato digitale. Grazie ad una convenzione stipulata con il “Libro parlato” di Milano, le suddette biblioteche potranno accedere ad un sito specifico attraverso il quale scaricare il titolo scelto da disabile o dall’anziano scegliendo tra i 7mila titoli già presenti in archivio.
Questo progetto, unico nella sua specie al momento, è stato possibile, grazie al sostegno economico della Fondazione Comunitaria del Varesotto e del cantante Emanuel Lo, tra le altre cose compagno della cantante Giorgia. Si tratta di un aiuto messo a punto per tutte quelle persone che affette da disabilità di tipo fisico o sensoriale non possono usufruire del “lusso” di leggere in autonomia.
Articoli Correlati:
Cecità, la terapia genica ed i risultati ottenuti
Cecità, un virus per sconfiggerla?
Fonte: Corriere della Sera