Domani 4 febbraio torna nelle piazze l’iniziativa “Arance della Salute” promossa dall’Airc, l’Associazione Italiana Ricerca sul Cancro, per raccogliere fondi al fine di sovvenzionare, con i proventi, lo studio di nuovi approcci alla malattia. Con una donazione di soli 9 euro si otterrà un sacchetto di arance non trattate di 2,5 chili, che parteciperanno al sostegno dei progetti scientifici già in corso ed in attesa di partenza.
L’associazione, con l’aiuto della popolazione, si è posta l’obiettivo di superare i risultati raggiunti lo scorso anno quando, grazie al forte supporto, sono stati raccolti esattamente 3.700.998 euro. Spiega un portavoce:
Questi fondi costituiscono la prima iniezione di risorse economiche per il 2012, fondamentali perché garantiranno la continuità dei progetti di ricerca Investigator Grants già in corso e perché consentiranno ad AIRC di avviarne di nuovi, selezionati dal nostro Comitato tecnico scientifico insieme a circa 350 scienziati stranieri.
Nella lotta contro il cancro, la ricerca rappresenta il punto primario dal quale partire per ottenere dei risultati concreti. Ma ciò che spesso si dimentica è che per ottenere gli stessi ed avere dell’ottima materia prima con la quale “agire” vi è bisogno di fondi. Soldi quasi mai resi disponibili direttamente da enti governativi e sempre frutto di sponsor privati e beneficienza popolare.
Quest’anno, la presenza dei banchetti dell’Airc in oltre 200 piazze italiane rappresenterà anche un ottima occasione per riscoprire l’importanza della dieta mediterranea per la nostra salute, grazie ad un opuscolo dedicato. Non è una novità che tra i consigli degli esperti per evitare l’insorgenza di patologie cancerose vi sia quella di condurre uno stile di vita caratterizzato dalla giusta dose di attività fisica ed una alimentazione bilanciata. Continua l’associazione:
Le Arance della Salute sono anche l’occasione per parlare di corretta alimentazione: è stato ampiamente dimostrato che oltre il 30 per cento dei tumori nasce a tavola ed è quindi determinato da errate abitudini alimentari.
Combattere il cancro è possibile, ma per aiutare il ricercatori, serve l’impegno di tutti noi.
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